Un monologo di forte intensità, quello di Marco Simeoli, basato su una storia di famiglia, che attraversa la storia di Napoli e del Paese per oltre un secolo.
L’idea, sviluppata come sceneggiatura e regia da Antonio Grosso, si basa su alcuni aneddoti della famiglia Simeoli tramandati da una generazione all'altra attorno all'attività dell’omonimo negozio di musica situato al centro della città di Napoli, vicino al Conservatorio. L’evocazione di episodi, di personaggi, clienti e non, di ricordi di vario genere si intreccia con la storia del paese, dalla Belle Époque fino alla guerra, dalla ricostruzione fino al presente, attraverso l’interpretazione dei membri della dinastia Simeoli che hanno gestito lo storico negozio, divenuto riferimento degli appassionati e dei musicisti partenopei. L’idea drammaturgica si sviluppa sia utilizzando gli appunti dello stesso Marco Simeoli, derivanti dalla trasmissione orale dei ricordi di famiglia, sia attraverso il riordino di documenti e spartiti accumulati nel negozio. Ma la vera forza di “Manca Solo Mozart”, oltre nell'originale idea di partenza, sta nell’ottima interpretazione di Marco Simeoli, il vero fulcro della messa in scena. Una serrata recitazione in italiano e soprattutto in napoletano, dove la musicalità della lingua partenopea diviene un ennesimo rafforzativo del controllo della voce e del ritmo narrativo, che riesce a rendere efficaci anche gli episodi meno intensi, specie in una scena che resta statica per tutta la rappresentazione. Il monologo di Antonio Grosso è, infatti, lo spettacolo ideale per mettere in risalto le notevoli capacità interpretative dell’attore e Simeoli riesce perfettamente nello scopo, anche perché, nonostante la tematica musicale che accompagna la narrazione, di musica a supportarlo non ce n'è molta, fatta eccezione per il rap conclusivo e poche altre sottolineature sonore. Ma è comunque un testo che esalta la musica come generatrice di emozioni ed evocatrice di storia e cultura che nelle mani di Simeoli diventa cosa viva capace di coinvolgere il pubblico scatenando applausi a scena aperta.
A coadiuvare l’intenso lavoro di Simeoli ci sono Alessandro Chiti per le scenografie, Marco Maria Della Vecchia per i costumi, Marco Laudando per il light design, Giacomo Cursi per le luci e la fonìa, collabora alla regia Andrea Vellotti.
Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 6 dicembre 2022.
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Marco Simeoli Alessandro Chiti: scene Marco Maria Della Vecchia: costumi Marco Laudando: disegno luci Giacomo Cursi: luci e fonica Andrea Vellotti: collaboratore alla regia Francesco Nannarelli: foto di scena
Dal 6 all’11 dicembre 2022 (h 21.00, mercoledì 7 h 17.00, domenica 11 h 17.30)
TEATRO VITTORIA - ATTORI & TECNICI Piazza S. Maria Liberatrice 10, Roma (Testaccio)Botteghino: 06 5740170 – 06 5740598Vendita on-line e info: www.teatrovittoria.it Come arrivare: Metro: Piramide; Tram: 3; Bus: 23, 30, 75, 83, 170, 280, 716, 781.
Teatro Vittoria Piazza Santa Maria Ausiliatrice 10 Roma
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