Riapre ufficialmente la stagione teatrale di Villa Lazzaroni presentando l'opera E' un brusio la vita, spettacolo ispirato a Pier Paolo Pasolini.
Il progetto, promosso da Roma Capitale - Assessorato alla Cultura, vincitore dell'Avviso pubblico Estate Romana 2022 - Riaccendiamo la città insieme, è parte delle iniziative culturali PPP100 Roma racconta Pasolini, occasione celebrativa del centenario della nascita del grande scrittore. Lo spettacolo, che prende il nome dall'ultimo capoverso del poema Le ceneri di Gramsci, propone aspetti poco conosciuti degli scritti pasoliniani, coniugando suoi brevi filmanti ad opere maggiormente conosciute, senza dimenticare le poesie giovanili, addirittura messe in musica, quasi a voler maggiormente esaltare la loro intrinseca melodia. La rappresentazione ripercorre la biografia di Pasolini intrecciando momenti di vita e aspetti storico-sociali, facendo emergere un tema molto caro al grande scrittore: il cambiamento della società. E' un brusio la vita racconta il Pasolini combattuto tra l'attrazione esercitata su di lui dal mondo proletario romano e la sua vita così distante da quella realtà. Antesignano dei futuri stravolgimenti sociali, lo scrittore affida ai lettori le sue paure per una società sempre più consumistica, che impone nuovi linguaggi e valori facendo decadere quelli che sono i tratti più originali del popolo romano. Tutto lo spettacolo si dipana in brevissimi sketch, ognuno rappresentativo di un momento di vita di borgata e i giovani attori sul palco mostrano tutta la loro ecletticità nel passare da un personaggio all'altro riuscendo, per ognuno, a caratterizzarne i tratti salienti. Sicuramente una rappresentazione originale, assolutamente inaspettata nella sua struttura e che certamente non delude i "puristi" del grande poeta. Accurata la ricerca delle musiche, non solo rievocative dell'epoca, ma centrate anche nella scelta del testo che fa da sottofondo all'episodio narrato. Azzeccatissima la scelta dei costumi. A prima vista semplici, ma accurati non solo per il ricalco del periodo storico, ma significativi anche del rango (il "rennino" indossato da Pasolini simbolo di censo e di casta). Un'opera piacevole, con una buona interpretazione da parte dei giovani attori ai quali sicuramente si può perdonare qualche piccola sbavatura. Certo, avere una conoscenza pregressa della vita e delle opere di Pasolini può facilitare l'approccio allo spettacolo e ne favorisce la comprensione specie in alcuni passaggi dove la storia personale del poeta viene enfatizzata. Unica nota dolente (non sullo spettacolo, ma nei confronti delle istituzioni): il teatro è stato recentemente ristrutturato ed è estremamente accogliente, ma trovandosi all'interno di Villa Lazzaroni la sua ubicazione dovrebbe essere maggiormente segnalata! Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 15 ottobre 2022. |
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