Roma, 26 Febbraio 2015 - Jailbreak Club
Serata rovente al Jailbreak di Roma la sera del 26 febbraio 2015, un'occasione a cui nessun vero metal-fan romano poteva mancare: la calata nella Capitale di una consistente parte di Storia (con la S maiuscola) della NWOBHM, i Tygers Of Pan Tang, quattro parole che bastano a far tremare i polsi al pubblico di appassionati dell'ormai storico movimento.
L'epocale formazione proveniente da Whitley Bay, nonostante una serie di stop & go avvenuti durante un po' tutto il loro periodo di attività, ha caratterizzato fortemente la diffusione della nostra musica British preferita e ormai da anni si pregia di presentarsi in una nuova collaudata line-up comprendente anche il ben conosciuto singer italico Jacopo Meille (Mantra, Fools' Moon), definitivamente in forza alle Tigri con la sua buona classe vocale che regge il confronto con i vecchi vocalist Jess Cox e John Deverill.
A far da "cerimonieri" locali al quintetto inglese sono i longevi e ben conosciuti Messerschmitt (attivi dagli anni '80, noti per aver avuto in forza fino al recente passato l'immortale frontman Andrea Strappetti, sono guidati dalla coppia di axemen storici Fabrizio Appetito/Francesco Ciancaleoni), i Lipstick (giovane ma collaudata formazione romana) e i meneghini Sixty Miles Ahead (forti della recente pubblicazione dell'album Millions Of Burning Flames).
Ai primi due l'onore di aprire le danze alle 21.40 in punto: venti minuti circa di set per ciascuno, buoni per riscaldare la serata in attesa dell'attrazione principale. Possenti e granitici, i Messerschmitt, con il nuovo cantante, mister Flavio "dragon whelp" Falsone, autore di una prestazione che non fa rimpiangere i suoi predecessori, ammiccanti ma avvincenti i Lipstick, con un set decisamente più "americaneggiante" (il cantante dei primi parteciperà anche ai cori dell'ultimo brano in scaletta).
Lipstick
Largo poi al combo milanese dei Sixty Miles Ahead che, con una scaletta di circa 40 minuti, sfodera un metal largamente thrasheggiante che non fa prigionieri di sorta: metallo rovente, specie nei brani più violenti come "Millions Of Burning Flames" e soprattutto "Unfaithful Confessions". Spicca una sezione ritmica poderosa, sulla quale emerge un frontman piuttosto carismatico ed un chitarrista, Fulvio Carlini, che merita davvero un plauso sia per la perizia strumentale, sia per la coinvolgente presenza legata all'immagine di "metallaro old-style" (capelli lunghi costantemente scossi, jeans a pelle, pose chitarristiche "mitragliatrici"). Grazie ad sound-engineering attestatosi su una buona media qualitativa tutti i support acts sono stati gratificati dal fatto che la loro musica, oltre ad essere oggetto di pogo selvaggio, si è potuta sentire nitidamente (fatta eccezione per i primissimi istanti del set dei Messerschmitt).
Sixty Miles Ahead
Quando i felini sono saliti sul palco, sono appena scoccate le 23.15: salutati con un boato dai fans accalcatasi sotto il palco, i nostri attaccano subito con una storica bordata speed, la classica "Gangland", dimostrandosi davvero ancora degnissimi di dispensare energia sonora. Il mio posto in platea era proprio difronte alla Les Paul nera di Rob Weir e, per un chitarrista come me, la sua performance è stata una graditissima lezione di stile (non ha disdegnato neppure l'uso della "Music Box" presente sul palco...che ricordi, con il caro Peter Frampton...). Ottima anche la sezione ritmica Gray/Ellis, tanto affiatata quanto spettacolarmente dinamica e coinvolgente per il pubblico, e soprattutto non meno valido l'altro (relativamente giovane) chitarrista, il lungocrinito Micky Cristal, il quale ha dispensato diversi momenti solisti di pregevole fattura, assieme a vari eposodi di "twin guitars" armoniche accanto allo stesso Weir, che sono state particolarmente osannate dal pubblico, a quanto pare ancora affamato di questi tipici momenti di grande sapore NWOBHM.
Menzione d'onore a Jacopo Meille che non ha avuto un solo calo di tono per tutta l'esibizione, comunicando in lingua madre col pubblico in italiano (ovvio!).
Il set è stato incentrato su tutta la discografia dei Tygers, compreso l'ultimo album Ambush. Al riguardo, basti dire che, oltre a brani dei primi albums, come "Rendezvous", "Never Satisfied" e la fantastica "Raised On Rock", quando è esplosa negli speakers la più recente "Rock Candy" (estratta dal citato Animal Instinct del 2008) il pubblico ha cantato a squarciagola il ritornello assieme a Jacopo. Particolarmente superbo poi il medley estratto da "She" con tre classici molto più attempati come "Paris By Air", "R'n'R Man" ed "Euthanasia".
In conclusione, insomma, una esperienza live estremamente soddisfacente che ha mostrato dal vivo una band compatta, espressione di molteplici sfaccettature, tante quanti i differenti sound dei Tygers nel corso di tanti anni di storia discografica.
In breve sintesi, un concerto, considerando anche le performance delle tre support-bands, molto ben riuscito.
Non resta che augurarci un ritorno di Rob e compagni: ragazzi, sarete sempre i benvenuti!!!
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Data: 26/02/2015 Luogo: Roma Jailbreak Genere: Heavy Metal, Hard Rock
MESSERSCHMITT
Fabrizio Appetito: chitarra Francesco Ciancaleoni: chitarra Mario Ghio: basso Luca Federici: batteria Flavio Falsone: voce
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LIPSTICK
Paul McEvil: voce Arkady Camelot: chitarra Andrew "Lipstick" Simmons: basso Arizona Hurricane Bob: batteria
Setlist: 01. Dancing 02. Savage 03. Mistress 04. Nightwolf
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SIXTY MILES AHEAD Sandro Casali: voce Fulvio Carlini: chitarra Davide Bosio: basso Luca Caserini: batteria
Setlist: 01. Polite Conversations 02. Not Supposed To Crawl 03. Millions Of Burning Flames 04. All My Fears 05. Under My Skin 06. Forget 07. Split Personalities 08. Unfaithful Confessions
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TYGERS OF PAN TANG Jacopo Meille: voce Rob Weir: chitarra Micky Cristal: chitarra Gav Gray: basso Craig Ellis: batteria
Setlist: 01. Gangland 02. Take It 03. Rock Candy 04. Rendezvous 05. Love Don't Stay 06. Never Satisfied 07. Raised On Rock 08. She (medley: "Paris By Air, R'n'R Man, Euthanasia") 09. Don't Stop By 10. Don't Touch Me There 11. Insanity/Suzie Smiled 12. Hellbound
Encores: 13. Keeping Me Alive 14. Love Potion #9
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