In occasione della riapertura del prestigioso Siddharta Club di Prato, sono sbarcati con le loro cover solari e danzereccie il Combo De La Muerte, reduci del buon successo di pubblico e critica del loro primo album Tropical Steel, una raccolta di riletture in chiave voodoo latin jazz (cosi amano definirle loro) di alcuni dei più grandi classici del rock\metal mondiale. La combriccola (ben 8 elementi), entra in scena poco più tardi delle 23.00 ed attacca subito con “Peace Sells” dei Megadeath, attorniata dalla loro voluminosa strumentazione arricchita da finte ragnatele poste sulle aste dei microfono e con dietro un telo con il loro logo circondato da alcune piante esotiche.

Ci vuole un po’ per carburare al Combo, dato che dopo l’esecuzione di “Pull The Plug”, elegante ma poco coinvolgente, arriva una prestazione superba di “I Wanna Be Somebody” degli W.A.S.P. per scaldare i numerosi ed incuriositi presenti, anche grazie allo splendido duetto tra Luz e Rodrigo, che solo qualche minuto dopo bissa con Eat The Rich dei Motorhead in chiave crooneristica, per una versione che farebbe impallidire anche Richad Cheese, uno che di rifacimenti poco fedeli se ne intende.

Eleganti nel vestiario fatto di gessati e burloni quando affrontano i clichè heavy con le mani che fanno le corna protese verso il pubblico alla fine di ogni pezzo, va detto che rispetto alla controparte in studio, che stanca velocemente visto la troppa omogeneità della proposta, dal vivo Julio Inferno e co. si presentano con un approccio più duro e coinvolgente nel complesso, grazie anche alle due chitarre sempre in primo piano, accompagnate dal piano incalzante del già citato Rodrigo e dalla batteria molto varia e precisa di Mateo, che flirta perfettamente col basso incalzante di Paco.

Si prosegue con la bellissima “Mama I’m Coming Home” di Ozzy Osbourne, che vede sugli scudi la voce cristallina e coinvolgente di Mariposa, scatenata anche quando è semplice corista, prodigandosi in danze molto seducenti che accolgono il plauso generali di tutti i presenti di sesso maschile. “South Of Heaven” degli Slayer chiude il set principale della band prima di una veloce pausa; al rientro viene cosi proposta “Black Sabbath”, grande classico della omonima band, che scivola via in un finale psichedelico, dove tra una jam che mette in chiaro le abilità tecniche dei musicisti e con ancora un’altra prova di Mariposa di altissimo livello. Superati di poco i 60 minuti di show, si chiude con “Highway To Hell” degli Ac\Dc, in medley con un altro inno della hard rock band australiana : “Thuderstruck”. Le luci si riaccendo, gli applausi son tanti e sinceri per una performance riuscita e coinvolgente dopo un inizio stentato. Forse il Combo De La Muerte è un diesel, ma una volta ingranata la quinta il divertimento è assicurato, cosi come è sincero e sentito il tributo verso chi ha fatto la storia moderna della musica dura. Se passano dalle vostre parti, non fateveli scappare, potreste dire ai vostri nipotini di aver ballato una versione lounge di “Breaking The Law”.

Luz Del Brucio: Voce
Paco Guerrero: Basso e voce
Rodrigo Defensor: Piano e voce
Julio Infierno: Chitarra solista e voce
Juan Venganza: Percussioni e chitarra
Vicente Zingaro: Chitarra ritmica
Mateo Abismal: Batteria
Mariposa Infierno: Voce

Data: 27/09/2008
Luogo: Prato - Siddharta
Genere: Voodoo Latin Jazz

Setlist:
01. Peace Sells
02. Pull The Plug
03. I Wanna Be Somebody
04. Breaking The Law
05. Collector By Blood
06. Eat The Rich
07. Wratchild
08. Mama I’m Coming Home
09. South Of Heaven
10. Black Sabbath
11. Highway To Hell + jam