Caratteristica peculiare della band romana è indubbiamente la voce che mette costantemente in risalto il pensiero e l’interiorità della band. L'approccio vocale recitativo del cantante richiama molto quello di altri gruppi alternativi italiani, tuttavia a volte si ha la sensazione che non si amalgami bene con la musica dei Bar Noir risultando in un certo senso scardinato dai pezzi stessi. Il sottofondo musicale, non sembra mai essere pienamente sviluppato, e risulta, soprattutto nelle sezioni dedicate al solo accompagnamento per la voce, leggermente scarno e poco corposo. “Erre Vallanzasca” è un pezzo che si sviluppa secondo i più classici canoni post/rock, dall'atmosfera complessiva abbastanza sognante e nostalgica, buon lavoro delle chitarre che intrecciano melodie certamente ispirate, sviluppate nell’ultima parte del brano. Il recitativo vocale scandisce parole che vanno a dipingere in maniera introspettiva un possibile scorcio dell’Italia in maniera, forse, vaga e poco diretta. Il secondo brano del lavoro “Due di Noi” è caratterizzato da un ritmo fortemente cadenzato sul quale il gruppo crea un tappeto musicale interessante, dallo sviluppo vagamente folkloristico, rimanendo tuttavia piuttosto cupo e a tratti claustrofobico. Le parole di Guido sembrano rifare il verso al Ferretti dei tempi che furono. Nell'ultimo pezzo, “Radio Londra”, la componente musicale è relegata a semplice accompagnamento, il brano pone in primo piano i messaggi in codice della celebre radio inglese, ed in seguito delle riflessioni che rievocano una pagina del nostro paese dai contenuti sicuramente ancora attuali. Erre Vallanzasca risulta essere un EP che riesce a mettere in chiaro l'anima dei Bar Noir. Nonostante possa lasciare nell'ascoltatore la sensazione che i nostri possano fare di più in termini soprattutto di originalità e ricerca, può essere un buon ascolto e una piacevole scoperta soprattutto per gli amanti del genere. |
Guido Cannizzaro: Voce e chitarra Anno: 2011 Sul web: |