Martedì 24 ottobre 2017, Milano – Apollo Club. L’appuntamento è di quelli imperdibili. La location scelta per la presentazione del nuovo album di Gianna Nannini, Amore gigante, ci introduce in un’atmosfera vagamente retrò-anni ‘50, dove ci avvolge la musica di un buon dj scelto ad hoc. Il locale ovviamente è tappezzato con i manifesti che riportano le 5 copertine del cd, tutti colori esplosivi come lei: celeste, rosso, verde, viola e bianco. Anche i ragazzi dell’open bar sono agghindati con tanto di t-shirt colorate che riportano il titolo dell’album. Per festeggiare l’uscita di Amore gigante arrivano in sala anche alcuni personaggi del jet set musicale italiano, tra cui Emis Killa, Annalisa, Chiara Galiazzo, Michele Bravi, Daniele Incicco de La Rua, Pacifico e Simona Ventura. Con la grinta che da sempre la contraddistingue, Gianna dal palco parla del suo nuovo lavoro, che a suo dire contiene molti elementi di altre canzoni scritte precedentemente e anticipando i suoi prossimi concerti, affermare di voler amalgamare tutte le canzoni di Amore gigante in una grande suite, in una sorta di concerto ininterrotto. Quindici le tracce del nuovo album. Iniziando dalla orecchiabile “Cinema” e dalla già conosciuta “Fenomenale”, siamo piacevolmente trasportati verso future hit orecchiabili, ballate “alla Nannini” terminando con “L'Ultimo Latin Lover”, in puro stile Gianna. La prima novità percepibile in Amore Gigante è che ad affiancare Wil Malone, produttore e arrangiatore di tutta la sua produzione più recente (a partire da “Sei nell’anima”), arriva Michele Canova Iorfida, vale a dire colui che negli ultimi anni ha delineato il sound più “italian pop” (Tiziano Ferro in primis, ma anche l’ultimo Jovanotti, Giorgia e Marco Mengoni, solo per citarne alcuni), dando alle proprie “creazioni” una forte connotazione con suoni elettronici. Questa svolta si avverte subito, soprattutto nelle prime tracce del disco, in cui il lavoro di Canova prevale nettamente, per dare spazio poi, piano piano, a suoni più tradizionali, all’orchestra e ai violini (tipici, appunto, di Malone), che hanno delineato quello stile riconoscibilissimo delle ultime hit dell’artista senese. Potremmo dire che Amore Gigante inizia quindi più elettronico, e si conclude in modo “analogico/acustico”. La seconda novità si trova nei testi. Il disco è dedicato all’amore nelle sue molteplici sfaccettature: per farsi aiutare a raccontarlo, Gianna coinvolge anche per questa volta i suoi autori storici (Isabella Santacroce e il bravissimo Pacifico), aggiungendovi Davide Petrella, Federico Zampaglione e Francesco Bianconi dei Baustelle. Ma soprattutto c’è “Amore Gigante”, a detta di chi scrive una spanna sopra le altre, un piccolo capolavoro. Qui l’amore è totale, appagato, senza paura e senza connotazione di razza o sesso (Inondiamo il mondo di colori / Regaliamo giorni nuovi / Liberiamo le emozioni senza aver paura / Della diversità / Io non sono il tuo riflesso / L' amore non ha sesso / Sorridimi e non fingere che sia normalità)… un’esplosione che termina con un “amami e non volermi bene”. Gianna carissima, noi rispettiamo il tuo non volere parlare della tua vita privata: diciamo però che ci è bastato solo ascoltare questo brano per capire che stai alla grande, e ci va bene così…! Il disco esce nei negozi in un formato digipack a disco singolo, con la copertina virata in 5 differenti versioni (“per dimostrare che nel mondo ci sono tanti colori”). Esiste poi una versione deluxe formato cofanetto con l’aggiunta di Sotto la pioggia – live a Verona, un secondo CD con un estratto del concerto tenuto in Arena lo scorso maggio. Infine una versione Vinile (curiosamente con due tracce in meno rispetto al CD), e soprattutto un cofanetto superdeluxe contenente doppio CD, vinile, book di 24 pagine, block notes, t-shirt, foto autografata, pass per un 'meet & greet' a un concerto, acquistabile solo su Amazon. |
Gianna Nannini: Voce, tastiere (track 5) London Session Orchestra: Archi (tracks 5-6-7-9-10-12)
|