Il primo indizio, svelato dalle note iniziali di “Cara”, è senza dubbio la bravura dei quattro musicisti e l’ottima produzione. Un suono pulito e convincente ed una voce elegante sono gli elementi principali che caratterizzano l’omonimo album della band milanese “Atlantic Tides”. Il binario percorso dal quartetto è quello di un rock alternativo, leggero, melodico e molto orecchiabile. Un binario che sembra partire da località d’oltreoceano: basta infatti appoggiare l’orecchio su di esso, come facevano gli indiani, per ascoltare le tipiche sonorità di quel rock moderno di stampo americano. In termine di paragone vengono in mente i californiani “Incubus” ed i “The Calling”, band degli anni 2000 divenuta famosa per il celebre pezzo “Wherever You Will Go” e poi scomparsa dalle scene. Destino che non auguro assolutamente ai nostri “Atlantic Tides” che mostrano, nei dieci pezzi proposti, buone capacità compositive dalle quali nascono ritmiche accattivanti ed un buon equilibrio sonoro. A mancare è quel coraggio in più nel spingere l’acceleratore per aumentare il livello di adrenalina che sembra essere un po’ carente durante l’ascolto dell’album. Alla fine dei quaranta minuti ci si rende conto di avere a che fare con della buona musica, suonata senza sbavature ma che fatica ad insidiarsi nella mente e trascinarla lontano. Il binario è quello giusto, “Atlantic Tides” resta una fermata piacevole ma, come in ogni viaggio, tocca ripartire e pensare alla prossima tappa. Una buona partenza che fa ben sperare. Anno: 2016 Label: Scarlet Records Genere: Alternative Rock Tracklist: 01. Cara 02. Drunk & High 03. Dust 04. Lily of the valley 05. Hard Times 06. In the wings 07. Bottles 08. Sygyzy 09. E.v.e. 10. Silverleaf Formazione: Gabriele Donolato: vocals Daniele Visconti: drums, vocals Nicolò Paracchini: guitar Stefano Candelieri: bass
|