“Retro-Marsch Kiss” è un’opera totale (?), che sulla carta dovrebbe coniugare musica, teatro, cinema, letteratura, storia e probabilmente altro ancora, ma che, nella realtà, si dimostra come un album assolutamente pretenzioso e, purtroppo, tedioso. I Deviate Damaen sono in giro da quasi un quarto di secolo e hanno sempre avuto in mano un solo tipo di arma: la mera provocazione. Questa provocazione vince sull’estetica, nonostante la band stessa la rivendichi più volte (“Nostalgia, Nostalgia, Nell’Estetica è La Mia…”) e sulla musica (poca, invero, quella contenuta in questi due cd), che risulta un infelice connubio di industrial-metal, punk, elettronica sperimentale e musica popolare, sin troppo inframmezzato da interventi parlati, con citazioni “colte” che vanno da Costantino XI a Francesco Guicciardini, passando per Dante, Petrarca e il Leopardi. G/Ab, voce e leader del gruppo capitolino, ha sicuramente qualcosa da dire, anzi, da urlare a squarciagola, ma allora perché non scrivere racconti, saggi, romanzi e poesie, invece di riempire ben due cd in questo maldestro modo? Pure quando ci sono spunti interessanti, come in “Basta Non Basta”, i Deviate Damaen si perdono in un minutaggio esagerato.Indubbiamente siamo al cospetto di un lavoro quantomeno originale che, a seconda di chi lo analizza, può certamente essere collocato nel range pur ampio che separa il capolavoro di stampo genialoide e la proliferazione di banali cliché. Purtroppo, in questo caso, siamo decisamente più vicini alla seconda. 50/100 |
G/Ab Svenym Volgar Honorium Roman Ustori Dei Xacrestiani: Voce, cori, effetti ,percussioni Anno: 2015 CD 1: CD 2.
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