Poi la parentesi Frehley's Comet ed una breve carriera da solista. Cinque sono gli anni che separano “Anomaly” da Space Invader, un buon lavoro, onesto e ben suonato. Ancora una volta è il cosmo, lo spazio ad interessare il chitarrista americano, ma la musica è semplice e trascinante hard rock. “Space Invader” è la title track ed apre un lavoro che sa molto di Kiss, nei riffs, nei guitar solo e nel ritornello, stesso discorso per “Gimme A Feelin' (Radio Edit)”, trascinante e sempre molto vicina al sound dei quattro ragazzacci in maschera del periodo anni settanta. Si scende un po' di tono con “I Wanna Hold You” e “Change” è hard rock più cadenzato e con interessanti momenti chitarristici. Bello il riff di “Toys”, sempre molto Kiss, hard rock un po' sporco e grezzo ma ben suonato e “Immortal Pleasures” è una ballad elettroacustica, radiofonica e commerciale, ma sempre trascinante e “What Every Girl Wants” è sempre molto seventies ed anche glam. Bruttina la cover di “The Joker”, classico della Steve Miller Band e “Starship”, completamente strumentale, riesce a convincere grazie anche all'ottimo lavoro del chitarrista. Questo è l'Ace Frehley di oggi, praticamente simile a quello di una volta e Space Invader ne è la prova. 74/100
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Anno: 2014 |