Un lavoro che in 32 minuti di durata suddivisi in 11 tracce rispolvera tutti i clichè (buoni e cattivi) di tutte le band punk tardo-adolescenziali italiane (sopratutto, vedi Punkreas ad esempio) ed estere, snocciolando temi politici con attitudine riottosa ("Dentro Il parlamento" - dove la band farebbe tabula rasa) ai classici fenomeni televisivi di massa come in "Carriera da Velina". Il sound e diretto e come ormai spesso accade, miscela la melodia pop al rock/punk da centro sociale, e se tutta la prima parte del disco non dona episodi particolarmente esalmenti - sia dal punto di vista sonoro che lirico - le ultime tracce invece risollvevano un pò le sorti generali. Infatti "Fumo negli occhi" è una lucida, aggressiva e spietata analisi di tutto ciò che vien promesso dalle istituzioni in questo paese ed automaticamente non viene mantenuto, gettando appunto "fumo negli occhi" alla popolazione, "Skandre" è uno ska divertente e "La mia sbronza", dall'approccio più irruento e antemico ha un bellissimo ritornello che sembra essere confezionato per essere uno dei momenti di maggior aggregazione col pubblico durante i concerti. Infine "Clitoride" chiude il disco con 3 minuti scarsi di ironia assoluta sull'organo femminile. Pur essendo un'autoproduzione, il mixaggio è buono ed essenzialmente non sfigura con molti prodotti del genere appoggiati da un'etichetta, per quel che è un prodotto di musica contemporanea essenzialmente accettabile, che dopo una prima parte assolutamente anomala, nella seconda alza l'asticella qualitativa. Nel complesso la sufficienza è di stima e incoraggiamento, ma con un potenziale ed una coscenza sociale del genere, è lecito aspettarsi molto di più dai Raggi Ultraviolenti. 60/100
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Andrea Vaglica: Voce e chitarra Anno: 2012 |