Con i Clash nel cuore ed un Sol dell’Avvenir intramontabile davanti, i lombardi Linea – punto di riferimento della scena agitata combact-rock tricolore, con “Revoluzionado” arrivano al traguardo del quarto disco della carriera, ed è un ascolto che lascia tracce sia nei sentimenti sia nella sfiancante “corsa” che la tracklist impone a comando, uno di quei dischi rebel che innalzano la società degli ultimi e sparano a quella dei potenti sui binari scivolosi dei misfatti, e non da meno un ascolto che ti fa allargare la coscienza ed incazzare ad oltranza. Condividono questa “lotta” sonora Roddy Moreno degli Oppressed, Kento dei Kalafro e Mauro Zaccuri, ex vocalist del combo e qui voce e testo in “Italia nova”, e senza perdere il faro istintivo Joe Strummer, dio anarchico di riferimento che in tutto il diametro del disco balla, fa ritmo e gonfia il cuore di orgoglio e suona la carica da dietro le barricate virtuali di una guerra elettrica e inneggiante come poche; ovvio che lo spirito punk regge tutta la struttura di fondo, lo slogazionismo corre come un fiume in pena, le fumisterie reggae soffuse avvampano e danno tono ovunque, ma non c’è nulla di dispersivo, tutto gira come una rivoluzione programmata, dolce, amara, viva e che batte forte i suoi tam tam urbani per trasmettere la corrente impetuosa di ideali intatti e saldi.Qui il pogo è d’obbligo e sudare altrettanto, il tex-mex agitato “La mia valle ed i suoi guai”, l’incitazione Ramonesiana che spacca “Il paese delle caste”, il dinoccolamento rap in levare che scagliona “Il giorno che verrà” o la fibrillazione scatenante di “S.M sua maestà” sono tutti potenziali cortocircuiti ed inneschi pronti a mettere in chiaro il pensiero sonoro dei Linea, un concentrato di “gioia e rivoluzione” per dirla alla Stratos che porta la temperatura sanguigna oltre i limiti dell’indifferenza. Hasta La Victoria Siempre! 70/100
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RobiGrop: Voce Anno: 2012 |