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I
Drammagothica sono una giovane band di Benevento, giunta con questo
Ira al debutto sulla distanza di un album completo, dopo un Demo del 2006 intitolato
Inverno.
Già dal nome è relativamente semplice intuire dove andranno a parare musicalmente i ragazzi campani, proponendoci un lavoro interessante che pone a punto centrale un Gothic Metal abbastanza classico, attorno a cui si intrecciano buone idee ed azzeccate soluzioni musicali che spaziano dal Black Sinfonico al Classic Metal fino al Dark Rock, il tutto con un songwriting assolutamente indovinato, che seppur non sempre in maniera estremamente originale offre 9 brani interessanti, vari, ben scritti e ben interpretati dai
Drammagothica;
Nightwish,
Theater of Tragedy,
Lacuna Coil,
Cradle of Filth,
Paradise Lost e
Within Temptation sicuramente tra le maggiori fonti ispirative della band.
Ira è una sorta di album tematico che illustra ed esplora questo umano sentimento, attraverso come detto, 9 brani in cui l'ottimo growl di
Luca Lombardi, profondo e sempre "malignamente" chiaro e pulito fa da contraltare alla bravissima
Laura Santangelo, sicuramente al livello delle più acclamate voci femminili del Metal internazionale, capace di dare alla propria voce una varietà di colori e sensazioni che vanno dal classico uso gothico del soprano a momenti più "rabbiosamente" metal da passaggi più rockeggianti che paradossalmente riportano alla mente l'impostazione di
David Surkamp dei
Pavlov's Dog a reminiscenze più pop/rock che ricordano le acrobazie vocali di
Kate Bush, veramente due ottimi interpreti, senza dubbio il classico "valore aggiunto" alla band.
Non sono da meno gli altri componenti la band, con un
Carlo De Filippo abile nel garantire con le sue tastiere un adeguato tappeto sonoro ed al tempo stesso passaggi capaci di distinguersi melodicamente grazie ad una impostazione più ariosa e sinfonica. Le chitarre di
Marco Lombardi in cui traspare un impostazione più Classic Metal regalano riff rocciosi e momenti che spezzano i colori più scuri e gotici con soli di ispirazione più Heavy. Adeguate le ritmiche, con
Julian Iuliano alla batteria e con il basso di
Lucia Penna che complice forse il missaggio resta un pò più in ombra rispetto al resto della band.
L'apertura è destinata ad una breve intro dal sapore "cinematografico" un brano: "
Ex tenebris oritur obscuritas", che sicuramente non sfigurerebbe in un film di
Dario Argento e che fa da preludio a "
Canticum Morti", brano dall'iniziale sapore Black, in cui facciamo fin da subito la piacevole conoscenza dell'ottimo growl di
Luca Lombradi.
"
Last Breath" è già una prima rappresentazione di quella che è la musica dei
Drammagothica una miscela di sonorità Gotiche, sinfonia Black, growl e melodia vocale, il cui crescendo su questo
Ira parte proprio da questo brano per proseguire con la successiva "
Void", brano dal sapore più romantico ed intimista, posato tutto sulla voce di
Laura Santangelo che da un primo assaggio di grande elasticità vocale fino a toccare il suo apice con "
The oblivion's cradle", il pezzo di punta a mio parere di questo platter, un vero e proprio piccolo gioiello in grado fin dall'iniziale "latrato" di
Luca Lombradi di trascinare l'ascoltatore all'interno di un "saliscendi" musicale e vocale pregno di metallica epicità, che culmina con l'indovinato ritornello-duetto vocale ... bellissimo.
L'apice è stato raggiunto con il brano precedente ma questo non vuol dire che da ora in poi si vada a calare, le atmosfere restano elettriche, i colori vari con 2 brani, "
The lost soul echoes" e "
Anger in pity" che si presentano come composizioni fresche e melodiche in cui sono sempre le due voci le vere protagoniste con intrecci e scambi decisamente piacevoli. "
Her Ghost" è un lento incedere di voce femminile e chitarra acustica, una ballad ricca di pathos dai colori oscuri, in cui
Laura Santangelo dimostra anche un ottima dimestichezza con le tonalità più basse e con le atmosfere più plumbee. Chiude più che degnamente "
Drama e Phatos, brano con cui si torna ai momenti più sinfonici della prima parte dell'album e nuovamente agli intrecci vocali tra Luca e Laura, veri cardini dell'album.
Ottimo debutto, disco assolutamente di buon livello, un songwriting che pur mantenendosi all'interno degli schemi del genere si dimostra piacevole, vario e capace di colorare ben oltre il "nero" la musica della band campana. Un disco interpretato con abilità e precisione dai
Drammagothica, su cui spiccano due voci, quelle di
Luca Lombardi e
Laura Santangelo assolutamente valide ed interessanti. Bravi, complimenti.
80/100
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Laura Santangelo: Voce Luca Lombardi Voce, growl Carlo De Filippo: Tastiere Marco Lombardi: Chitarre Lucia Penna: Basso Julian Iuliano: Batteria
Anno: 2008 Label: Autoprodotto/Kick Agency Genere: Gothic/Symphonic Metal
Tracklist: 01. Ex Tenebris Oritur Obscuritas 02. Canticum Morti 03. Last Breath 04. Void 05. The Oblivion's Cradle 06. The Lost Souls Echoes 07. Anger in Pity 08. Her Ghost 09. Drama and Pathos
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