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Murasaki
Timeless

Dopo gli ottimi "Purplessence" e "Quasar" (rispettivamente del 2010 e del 2016), la terza incarnazione dei Murasaki convince ancora pienamente con questo "Timeless", uscito nel 2023 ma reperito da chi scrive soltanto recentemente e, peraltro, con grande difficioltà (e ciò spiega la pubblicazione tardiva della presente recensione).
Il gruppo è ovviamente ancora guidato dall'inossidabile George Murasaki, qui affiancato dagli storici chitarristi Higa Kiyomasa e Yukio “GG” Shimoji, con lui sin dal primo album, ai quali, dal 2010, si sono uniti il cantante Hiroto "JJ" Arasaki, il bassista Chris Teruya e il batterista Chibi.
I nipponici non tradiscono le aspettative, confezionando un album che, a livello di sonorità, si colloca perfettamente in bilico tra presente e passato, ben valorizzando la amata tradizione purpleiana, da sempre richiamata in termini trasparenti e genuini: che si tratti della veloce e graffiante "Raise Your Voice", delle candenzate "Don’t Stand in My Way" e "Don’t Look Back!" o dell'ipnotica "Free Your Soul and Let It Be", per non parlare di "The Fire is Burnin'" e "Free Your Soul and Let It Be", magnifici brani in perfetto old style (che suonano proprio come vorremmo suonassero gli odierni Deep Purple), i Murasaki celebrano senza riserve l'amato suono hard rock di matrice settantiana con apprezzata e mai doma ostinazione (a loro, che ormai non devono dimostrare più nulla a nessuno, si possono anche perdonare la deviazione pop della ballata "Younger Days" e la chiosa finale di "Talk to the Sun", in decontestualizzato stile Coldplay).
L'acquisto di questo album è fortemente consigliato anche ai neofiti che, peraltro, grazie alla presenza di due classici come "Double Dealing Woman" e "Starship Rock'n'Rollers", possono trovare anche il pretesto per scoprire il blasonato passato della band: il primo è il loro brano più famoso, una signature song da manuale estratta dal loro esordio discografico, album che non dovrebbe mancare nella discografia di chiunque si definisca appassionato di hard rock; il secondo è inedito su lp, apparso soltanto come singolo nel 1978. Entrambi i pezzi sono registrati ex novo in versioni assai fedeli, protese a celebrare la storia e non, come spesso succede in questi casi, a stravolgerla impietosamente. Vale la pena precisare che nel primo dei due brani citati sono presenti due gradite ospitate: quella di Takenaka Hisato, in arte Char (cantante e chitarrista giapponese che, dal 1976, si è confrontato con vari stili musicali, tra cui soul, funk e city pop), e soprattutto del leggendario Kyoji Yamamoto, prima in forza ai Bow Wow, contemporanei dei Murasaki, poi, negli anni '80 e '90, alla guida dei più noti Vow Wow (QUI la nostra recente intervista al secondo dei due).
Per dovere di completezza, infine, va segnalato che l'edizione in lp, pur impreziosita da un accattivante vinile di colore viola, è purtroppo castrata dei brani "Tears Of Joy" e "Starship Rock'n'Rollers". 






George Murasaki - Hamond Organ, piano, Synth
Hiroto "JJ" Arasaki - vocals
清正 Kiyomasa - guitars
Yukio GG Shimoji - guitars
Chris Teruya - bass
宮永 英 Chibi - drums
featuring
Char and Kyoji Yamamoto (on "Double Dealing Woman")

Anno: 2023
Label: Spy Glass Record
Genere: hard rock

Tracklist:
Raise Your Voice
The Fire Is Burnin’
Free Your Soul and Let It Be
Younger Days
Don’t Stand in My Way
Don’t Look Back!
Talk to the Sun
Tears Of Joy (CD)
Starship Rock'n'Rollers (CD)
Double Dealing Woman



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