Home Recensioni Album Deep Purple - Made In Japan 50 (Steven Wilson Remix)

Deep Purple
Made In Japan 50 (Steven Wilson Remix)

Poteva un album seminale come "Made In Japan" non incrociare la sua strada con quella di uno come Steven Wilson, capace di mettere mano con apparente disinvoltura sul repertorio di band storiche degli anni '70?

La risposta è negativa, ovviamente, ma ciò che dobbiamo chiederci riguarda l'opportunità o meno di un suo intervento nei confronti del live dei Deep Purple: in tal senso, il suo operato è da ritenersi effettivamente necessario, anche considerando le innumerevoli operazioni di restyling a cui il titolo è stato nel tempo assoggettato?
Come noto, l'album presenta il meglio di tre concerti giapponesi, tenuti al Festival Hall di Osaka, il 15 e 16 agosto, e al Budokan di Tokyo, il successivo 17 agosto 1972.
Pubblicato in doppio vinile l'8 dicembre dello stesso anno in Giappone, il successivo 22 dicembre in Europa e il 30 marzo del 1973 negli Stati Uniti, e rimasto sempre in catalogo, fu oggetto di una prima ristampa in cd nel 1988 previo riversamento su un singolo cd, senza alcuna opera di rimasterizzazione, come all'epoca usava.
Per il 21° anniversario, ricorrente nel 1993, venne pubblicato un cofanetto di 3 cd, intitolato "Live In Japan" (titolo ripreso dall'edizione giapponese di "Made In Japan"), contenente i tre spettacoli da cui venne estratto l'album, ad eccezione di due brani già presenti nell'album originale ("Smoke On The Water", e "The Mule", rispettivamente attinti dalle esibizioni di Osaka del 15 agosto e di Tokyo del 17 agosto), al posto dei quali vennero inseriti due bis inediti ("Black Night" e "Speed King", tratti dalle citate esibizioni del 15 e del 17 agosto).
5 anni dopo, venne data alle stampe una nuova ristampa dell'album su cd, anch'essa rimasterizzata, contenente un cd extra con tre brani che erano stati omessi dalla versione del 1993: "Black Night" e "Lucille", dai concerti di Osaka del 15 e 16 agosto, "Speed King" dalla performance di Tokyo del 17 agosto (parallelamente, venne pubblicata un'edizione in lp in vinile viola, limitata a soli 4.000 doppi esemplari, con la nuova tracklist spalamata su due vinili).
L'opera presentava alcune sostanziali modifiche rispetto alla versione storica: la combinazione di colori presente nella copertina era invertita (testo dorato su sfondo nero), mentre la la tracklist si sviluppava senza alcuna soluzione di continuità, come se si trattase di un concerto unico. Il risultato fu piuttosto deludente: gli applausi in coda di "Highway Star", giusto per citarne una soltanto, si sovrapponevano in termini oltremodo invasivi sulle note iniziali di "Child In Time", con un effetto finale assai fastidioso.
Il vinile, invece, presentava una vera e propria forzatura, in termini di minutaggio, avendo ben tre lati di durata troppo estesa: "Highway Star", "Child In Time" e "Smoke On The Water" sulla side a; "The Mule", "Strange Kind Of Woman" e "Lazy" sulla side b; i citati tre bis sulla side 4 (al riguardo, si stigmatizza l'eccesso della mezz'ora di durata per ciò che afferisce al secondo trittico).
Nel 2014, la Universal Music annunciò che l'album sarebbe stato ripubblicato in diversi formati. La versione deluxe - contenente i tre concerti completi - presentava un set spalmato su 4 cd e 9 lp con un set soggetto a nuovo remix (erano presenti anche un dvd con filmati inediti, un libro con copertina rigida e altri cimeli).
Poco dopo, l'album originale venne ristampato in vinile da 180 grammi con il mix originale del 1972.

Orbene, così tratteggiata la lunga storia di ristampe che connota il titolo in esame, va analizzata la versione che qui ci occupa, la cui uscita è prevista per il prossimo 15 agosto in vinile (10 lp) e compact disc (5 cd), con l'aggiunta dell'immancabile Blu-ray (che offre il mix in Dolby Atmos): questa nuova edizione include nuovi mix stereo a firma di Wilson, ai quali si aggiungono alcuni singoli e i 3 concerti originari in veste completamente remixata. Infine, un'aggiuntiva edizione ridotta sarà disponobile in digitale e in doppio LP.

Tralasciando considerazioni afferenti alla tardiva ricorrenza del 50° anniversario, viene da chiedersi se tutto ciò sia effettivamente necessario, con ciò ritenendo definitivamente esaustiva la sopra menziona edizione del 2014 ad opera della Universal Music.
A ben vedere, infatti, effettuando un'analisi comparativa, questa
nuova versione presenta pochissimo materiale inedito rispetto alla versione di allora: il remix e l'atmos mix ad opera Wilson (in tutta franchezza, l'ascolto del brano "Highway Star", al momento l'unico disponibile in streaming, non aggiunge nulla alla potenza della versione originale) e anche i singoli "Black Night", "Space Truckin’" e "Smoke On The Water", rispettivamente pubblicati illo tempore in Germania, Messico e Stati Uniti.
Ma non c'è altro che non sia stato già inserito nel precedente box sopra menzionato: nemmeno foto inedite, tutte saccheggiate da edizioni già uscite edite.
Anche i citati singoli, a dirla tutta, risultano ben poco appetibili, se si considera che gli stessi non erano altro che versioni rimaggiate di brani presenti nell'album ufficiale. Al riguardo, considerando che il vero appassionato cerca questo materiale nelle versioni originali in vinile singolo e che il vero "valore aggiunto" dell'opera in argomento è la qualità audio, appare chiaro che la stessa risulterà appetibile agli appassionati della band che siano anche completisti e audiofili.
Queste attuali considerazioni non devono minimamente scalfire il pregio dell'opera in termini di valore assoluto: "Made In Japan", ed in questo senso tornano utili le parole dello stesso Wilson, "ha una potenza e un senso di abbandono che (i Deep Purple) non sono mai riusciti a catturare pienamente in studio".
La lunga corsa infernale di “Highway Star”, le suggestioni in crescendo di “Child in Time”, il riff intramotabile di “Smoke on the Water”, il perfetto assolo di batteria di “The Mule”, gli eccessi vocali di “Strange Kind of Woman”, il boogie blues di “Lazy”, le sperimentazioni dilatate di “Space Truckin’”, tratteggiano un disco poi divenuto un punto di riferimento per qualsiasi disco dal vivo in ambito rock.
Più compato del dispersivo "
The Song Remains The Same" dei Led Zeppelin, più duro di qualsiasi altra cosa fino a quel momento pubblicata da una band hard rock (compreso il seminale Live at Leeds” degli Who), “Made in Japan” è forte di un suono diretto e di un'esecuzione genuina, priva di successivi interventi in studio, cosa che spinse lo stesso Roger Glover a definirlo senza esitazione “il disco live più onesto della storia del rock”.






Ian Gillan – vocals, harmonica, percussion
Ritchie Blackmore – guitars
Roger Glover – bass guitar
Jon Lord – organ, piano
Ian Paice – drums

Label: Purple Records
Anno: 2025
Genere: hard rock


tracklist
:

CD One: Original Album (2025 Steven Wilson Remix)
Highway Star
Child In Time
Smoke On The Water
The Mule
Strange Kind Of Woman
Lazy
Space Truckin’
CD Two: Osaka, August 15, 1972
Highway Star
Smoke On The Water
Child In Time
The Mule (Drum Solo)
Strange Kind Of Woman
Lazy
Space Truckin’
CD Three: Osaka, August 16, 1972
Highway Star
Smoke On The Water
Child In Time
The Mule (Drum Solo)
Strange Kind Of Woman
Lazy
Space Truckin’
CD Four: Tokyo, August 17, 1972
Highway Star
Smoke On The Water
Child In Time
The Mule (Drum Solo)
Strange Kind Of Woman
Lazy
Space Truckin’
CD Five: The Encores
Black Night (Osaka, August 15, 1972)
Speed King (Osaka, August 15, 1972)
Black Night (Osaka, August 16, 1972)
Lucille (Osaka, August 16, 1972)
Black Night (Tokyo, August 17, 1972)
Speed King (Tokyo, August 17, 1972)
Single Edits
Black Night (German Single Edit)
Space Truckin’ (Mexican Single Edit)
Smoke On The Water (U.S. Single Edit)
Blu-ray
Made in Japan – Steven Wilson Atmos Mix





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