"Il Suono delle Sfere/The Sound of Spheres" è un album ambizioso contenente dieci brani (proposti dapprima in inglese e poi in italiano) concepiti dal fervido genio creativo del duo Tagliaferro/Gonnella e pregni di un sound avvolgente e coeso. Il deliberato scopo è quello di condurre l'ascoltatore in un viaggio nel cuore del Suono delle Sfere, un percorso ancestrale disseminato di musica sublime e ben congeniata in cui la voce dolce e profonda di Paola, che a tratti rammenta quella dell'immensa Milva, s'incastona a meraviglia. La forma canzone predomina senza tralasciare quelle influenze progressive che da sempre caratterizzano il repertorio della Tagliaferro, una passione strettamente collegata alla sua amicizia con il compianto Greg Lake e la sua amata consorte. L'opera è stata curata in ogni minimo dettaglio e si evidenzia soprattutto l'eccelso livello raggiunto in sede di registrazione che rasenta davvero la perfezione. Oltre all'apporto di Gonella, non vanno sottaciute le tastiere di Scherani, che s'innestano alla perfezione nel songwriting delle varie tracce, e il drumming di livello di Orlando, preciso come un metronomo. Il Suono delle Sfere trae spunto dall'Ankh, l'antica chiave egizia simbolo della vita eterna e il viaggio summenzionato è, di fatto, un'esplorazione cosmica del nostro sistema solare alla ricerca di una visione che trascenda i confini dell'esistenza terrena. "la materia è solo polvere di stelle, il divino è la nostra fiamma vitale" Le intense liriche sono state scritte da Paola Tagliaferro, fatta eccezione per "Mars"/"Marte" e "Pluto"/"Plutone" attribuite rispettivamente a Claudio Pozzani e Josè Pulido. Da menzionare la suggestiva cover opera della giovanissima artista contemporanea Fiamma Diletta Cremonese che è riuscita nell'impresa di immortalere un'immagine potente (la luce di un corpo astrale proiettato nelle sfere celesti) prendendo come spunto una fotografia della forma di Paola. L'abile alchimia sonora propinataci non risulta complessa ed è scevra di quelle pomposità che talvolta contraddistinguono il progressive. Il target raggiunto è alto senza squilibri di sorta, per cui prescegliere un brano piuttosto che un altro sarebbe un mero errore nella considerazione che non sono presenti momenti di stanca nemmeno a cercarli con il lanternino. Consigliato. |
Paola Tagliaferro: Voice
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