Home Recensioni Album JPN - Man of Air

JPN
Man of Air

I genovesi Jus Primae Noctis sono attivi dal 1991 e vantano la pubblicazione di 6 lavori: "Jus primae noctis" del 1998, "Istinto" e "Registrazioni" del 1999 (il secondo riporta brani risalenti a 4 anni prima), "Live alle Muse" del 2000, "Aeropittura" del 2002, ai quali si aggiunge il live in dvd "Jussongs, live a Civitavecchia" del 2002.

Il nuovo album "Man Of Air", dichiarano loro stessi ai media, è "il primo cantato in inglese e destinato ad avere un respiro internazionale". Proprio al salto oltre i confini nazionali si deve la trasformazione dello storico moniker di ascendenza latina nell'acronimo JPN, oggettivamente più facile da memorizzare e pronunciare per le popolazioni anglofone.
Costituito da un organico che poggia le solide fondamenta su un nucleo rimasto immutato nel tempo (Marco Fehmer chitarra e voce, Beppi Menozzi tastiere, Mario Riggio batteria), al quale si aggiungono un quarto membro stabile (Pietro Balbi alla chitarra) e un numero elevato di collaboratori esterni, il gruppo offre soluzioni ancorate ad un rock progressivo sinfonico piuttosto articolato, cifra stilistica condita occasionalmente da meccanismi dissonanti, sporadiche contaminazioni etniche, occasionali espressioni riflessive
.
"
The Man of Air and The Prey" è il brano che, più di altri, sintetizza questo percorso sonoro, ricco di intelaiature tastieristiche assai stratificate sulle quali si inseriscono sprazzi chitarristici che paiono saccheggiati dalla compagine prog metal.
I nove minuti di "
The Prop" offrono un range musicale assai esteso che muove i primi passi dai Black Sabbath più cadenzati e che giunge successivamente alla lezione più sognante e onirica della PFM post 2000 (ci si riferisce, in particolare, all'ottimo "Stati di Immaginazione", album apparentemente preso ad efficace archetipo).
Ancora, il gruppo di Birmingham funge da chiara ispirazione nei primi passi di "Ouverture", brano che poi approda ad un prog sontuoso e magniloquente.
"Quarto" estremizza la formula dei ricorrenti Crimson periodo Belew, infarcendola di una profonda multiespressività tastieristica, mentre le contaminazioni iniziali di stampo etnico in "A Story" lasciano il posto a deliri estetici quasi dissonanti e, ancora più dopo, a magnetiche linearità di matrice liquida.
Sono inoltre presenti squarci sonori di altra natura, che si tratti delle citazioni gabrielliane di "
In the Dark" o i barocchismi in chiave moderna e quasi ludica di "Kites", breve pezzo che poi omaggia, pur brevemente, il pop accattivante dei Supertramp dell'era Hodgson.
In tutto ciò, il gruppo smarca anche la cover di turno con "
The Institute of Mental Health, Burning" di Peter Hammill, pur inserita in un contesto che non può prescindere dall'ascolto del già citato "Quarto", a cui, per volontà della band, è virtualmente collegata.
Tralasciando la bruttezza della copertina (che esprime una cifra estetica assai sconveniente, peraltro neanche inedita, essendo stata ripresa dalla precedente fatica discografica) e alcune riserve sulla voce, sempre puntuale ma non miracolosa, l'opera è portavoce di un prog incredibilmente avvincente e meravigliosamente imprevedibile, a tratti quasi ieratico, che testimonia ricchezza e complessità al tempo stesso, sia con riguardo alle capacità compositive, sia parlando di aspetti meramente esecutivi, tutti impeccabili (in alcuni casi forti dell'uso di strumenti atipici per il prog ma perfettamente contestualizzati, come tabla, bouzouki e talking drum).






Marco Fehmer - chitarra e voce
Beppi Menozzi - tastiere
Mario Riggio - batteria
Pietro Balbi - chitarra
con
Diego Banchero - basso
Alessandro Bezante - basso (3)
Marina Larcher - voce (7) 2025-05-01 07:00:11
Renzo Luise - chitarra (7)
Alex “Pacho” Rossy - batteria, percussioni
Matteo Scarpettini - percussioni
Luca Scherani - tastiere (11)


Anno: 2025
Label: Nadir Music
Genere: Prog

Tracklist
1. Ouverture (4:21)
2. Quarto (6:43)
3. The Institute Of Mental Health, Burning (5:04)
4. In The Dark (4:54)
5. The First Time I Saw The Light (4:22)
6. DDDDD (1:02)
7. A Story (7:48)
8. The Man Of Air And The Prey (6:43)
9. Kites (3:10)
10. Urgency (0:43)
11. The Prop (9:02)

 


Banner

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin”. Se vuoi saperne di più sull’utilizzo dei cookie nel sito e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie .

Accetto i cookie da questo sito.