Al riguardo, la cantante asserisce che questa nuova fatica discografica "ci ha portati su un sentiero più oscuro e molto diverso dal nostro primo album. C’è una sicurezza in questo corpus di lavoro. Un’atmosfera generale di pesantezza che era inaspettata. Versi di dure verità ora legati all’accettazione. L’introspezione continua". Tra i singoli pubblicati, anche "Animal Magnetism", cover degli Scorpions. "Il mio primo concerto", riferisce su questo brano il batterista, "è stato il 25 maggio 1980. Gli Scorpions aprivano il tour "Scream Dream" di Ted Nugent. Noi (Slayer) avevamo reinterpretato un paio di canzoni degli Scorpions nei primi anni, ma non avrei mai pensato di reinventare una delle loro canzoni a quel tempo. Ora sembra la cosa più naturale da fare. L’idea di ricreare "Animal Magnetism" mi è venuta una sera tardi. Riuscivo a sentire la voce sensuale di Paula, la canzone assumeva un’atmosfera leggermente industriale… e riuscivo a sentire appieno Gary Holt suonare questa folle interpretazione. È stato davvero incredibile vedere questa idea prendere vita. Abbiamo registrato questa traccia senza sapere se/quando avrebbe mai visto la luce del giorno. Pubblicarla nello stesso momento in cui questa band iconica celebra 60 anni è un modo perfetto per ringraziarli per un primo spettacolo stimolante nel 1980… e per tutto ciò che hanno contribuito da allora". Detto ciò, i Venamoris percorrono sentieri noir, in bilico tra darkwave d'altri tempi e un rock cupo dai toni quasi crepuscolari, spesso in contesti squisitamente gothic, più raramente connotati di influenze proto-industrial. Conoscendo la forma mentis del batterista, ciò non stupisce affatto: aperto al confronto musicale, egli ha percorso strade eterogenee, non di rado inusuali (ha suonato, tra gli altri, con band diversissime tra loro, quali Suicidal Tendencies, Mr. Bungle, Fantômas, Philm, Dead Cross e Misfits); oggi, ancora una volta, dimostra di seguire una propria strada, fregandosene bellamente di giudizi ed aspettative altrui. I puristi storceranno il naso di fronte a questo lavoro che vede un Dave Lombardo meno attento alla ritmica (qui profusa con ponderata moderazione), più interessato a forgiare nuovi suoni: abbandonate le influenze pop (e talvolta blues, jazz e country) dell'esordio, il batterista abbraccia alvei plumbei e nondimeno tormentati. In tal senso, rimarrà deluso chi si aspetta la liturgica durezza di Slayer, Testament ed Exodus in ragione della presenza di Gary Holt e Alex Skolnick nei brani “Stain Of Pain”, “Burnt Paper” e nel già citato "Animal Magnetism", giacchè i due chitarristi vengono utilizzati per cesellare le asprezze della chitarra, non certo per costruire ritimiche serrate e/o granitici muri sonori. Stante quanto sopra, l'ascolto di quest'opera è, sì consigliato ad un pubblico metal, ma che sia capace di accettare aperture di esteso range sonoro, possibilmente ignorando il passato estremo dell'ex Slayer. |
Paula Lombardo - vocals, all instruments |