Home Recensioni Teatro e altre tendenze Io, Ettore Petrolini - Roma, Teatro Arcobaleno, dal 17 al 20 ottobre 2024

Io, Ettore Petrolini
Roma, Teatro Arcobaleno, dal 17 al 20 ottobre 2024

Teatro e altre tendenze

La bravura di Antonello Avallone si incarna nella rievocazione del grande Ettore Petrolini, dandone un'immagine ed una dimensione distante dai collaudati cliché e restituendo al pubblico del Teatro Arcobaleno una raffigurazione più intimistica del famoso artista romano, a 140 anni dalla sua nascita.

Lo spettacolo oscilla tra l’animo umano e quello teatrale di Petrolini, autore ed attore che ha segnato un’epoca nella storia del teatro non solo romanesco e che, forse proprio a causa di questa sua peculiarità legata alla città eterna è stato critica e spesso incompreso. “Io, Ettore Petrolini”, non rinnega il rapporto profondo che il grande artista aveva con la sua città natale, ma ampia il panorama, narrando anche dei successi ottenuti all’estero, dove non era la lingua a definire lo spettacolo, ma la grande performance dell’attore.
In questa commedia, scritta da Giovanni Antonucci, grande studioso di Petrolini, non mancano certo i “cavalli di battaglia” della foltissima produzione artistica dell’autore/attore: Fortunello, Nerone, Gastone, solo per citarne alcuni, ma lo spettacolo vuole andare oltre l’ovvio delle “facezie, barzellette, pinzillacchere, parodie” e svelare l’uomo, i suoi sentimenti e le sue motivazioni, fino alla malattia e la sofferenza che lo ha portato alla scomparsa.
La rappresentazione, nella sua comicità, nasconde un velo di leggera malinconia, quasi materializzata con la nebbia che avvolge il protagonista sul palco. Avallone riesce perfettamente ad incarnare questi due estremi: il comico indolente, sbeffeggiatore, capace di un eloquio pungente, ma mai volgare, che parla quasi come fosse uno scioglilingua, allusivo, ma privo di senso, ironico e grottesco, praticamente geniale. Molti attori si sono cimentato nel remake di Petrolini (con risultati a volte apprezzabili, altre un po’ meno), ma Avallone, complice il particolare testo dell’opera, riesce a proporre un Petrolini più inedito, forse meno eclatante e accattivante, ma fedele all’uomo da palcoscenico ed all’essere umano calato nel suo momento storico. Proprio questo passaggio continuo tra racconto e presente, sottolineato da cambi di accessori di abiti, musiche e luci, rende lo spettacolo movimentato, alimentando le aspettative del pubblico sul successivo personaggio proposto e ricordato.
“Io, Ettore Petrolini” è una rappresentazione capace di soddisfare non soltanto gli estimatori del grande artista scomparso e della cultura romanesca, ma anche il pubblico alla ricerca di teatro di qualità.






Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 18 ottobre 2024.

 


Compagnia delle Arti presenta
Antonello Avallone
in

IO, ETTORE PETROLINI
di Giovanni Antonucci
Regia Antonello Avallone
Musiche Pino Cangialosi
Scene e Costumi Red Bodò
Assistente alla regia Francesca Cati
Tecnico Suono e Luci Manuel Molinu

Lo spettacolo si propone di tracciare un ritratto non solo teatrale, ma anche umano e di costume del grande autore-attore, troppe volte rappresentato soltanto in un facile e fuorviante cliché di comico romanesco. Non fu certo un caso che Petrolini mettesse in scena le sintesi futuriste e che Marinetti lo proclamasse “grande attore futurista”.
“IO, ETTORE PETROLINI” rappresenta anche l’uomo con il suo rapporto profondo con Roma, dov’era nato in un vicolo vicino a Via Giulia, il suo orgoglio, ma anche la sua malinconia, il suo sguardo lucido sulle debolezze umane, ma anche la sua fiducia nella dignità degli uomini. La commedia, opera di un autore fra i massimi studiosi di Petrolini, Giovanni Antonucci, che ha curato l’edizione più completa e più fortunata delle sue opere, coniuga il ritratto artistico di Petrolini con quello dell’irresistibile narratore di facezie, barzellette, “colmi”, come egli li chiamava. Riso e malinconia, realtà e memoria, verità e finzione, si alternano nella pièce con l’obiettivo di far rivivere sulla scena, a 140 anni dalla sua nascita, una figura inimitabile (anche se oggi imitata, spesso in maniera superficiale) nell’originalissima interpretazione, molto apprezzata dalla critica nazionale, che ne da Antonello Avallone, offrendo un ritratto a tutto tondo, del grande artista.
(Fonte: comunicato stampa)

Teatro Arcobaleno
Via Francesco Redi, 1/A
Roma
Biglietteria: 064402719
Segreteria: 0644248154 3202773855
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