Home Recensioni Teatro e altre tendenze Roberto Baggio - Roma, Nuovo Teatro Ateneo, 1 ottobre 2024

Roberto Baggio
Roma, Nuovo Teatro Ateneo, 1 ottobre 2024

Teatro e altre tendenze

Dopo un lungo periodo di chiusura, uno dei luoghi più rilevanti della storia del teatro italiano riparte ufficialmente con una stagione teatrale sperimentale: dopo l’anteprima del 26 settembre, prende il via, con lo spettacolo "Roberto Baggio" il progetto artistico del Nuovo Teatro Ateneo, lo spazio teatrale dell’Università Sapienza di Roma, destinato alla diffusione della cultura spettacolare.

La serata inaugurale del 26 settembre con Eraclidi di Euripide, ha aperto le porte al primo spettacolo, martedì 1 ottobre: "Roberto Baggio" di e con Davide Enia, un monologo sotto forma di reading, commissionato dalla Stiftung Fussball & Kultur Euro 2024 della Uefa e dal Ministero della Cultura della Germania, nato dopo un lavoro di ricerca ed approfondimento concretizzatosi intervistando medici e infermieri di Emergency, che racconta la vita di chi opera in zone di guerra, il tutto ispirato ed allineato con un’omonimia, quella del famosissimo calciatore con un medico anestesista.
La genialità dell’opera è nell’associazione tra i due personaggi. Le gesta ed i goal di Roberto Baggio calciatore, diventano metafore, per spiegare e riflettere su questo mondo dove il male convive con il bene, la guerra è quasi inevitabile, la crudeltà dilaga e la forza di volontà, anche se vacillante, riesce a far svolgere il proprio duro lavoro agli operatori sanitari anche in condizioni agghiaccianti.
"Roberto Baggio" è un monologo nel quale Davide Enia (purtroppo infortunato, ma pur sempre prorompente nella sua interpretazione da seduto) racconta l’esperienza di un medico anestesista che “sfruttando” la sua omonimia con il grande campione, riesce, in qualche modo, ad attenuare le sofferenze dei suoi pazienti ed a distrarli, per qualche istante, dall’orrore dei massacri perpetrati tutt’ora in tante zone del mondo.
Lo spettacolo è un pugno allo stomaco, impossibile rimanere indifferenti di fronte alla narrazione di tanta crudeltà e dolore, gli episodi raccontati sono un crescendo di angoscia per il pubblico ma, e qui sta la grandezza dell’autore, quando da spettatore avresti quasi voglia di alzarti ed andare via dalla sala per non continuare a sentire parlare di quegli orrori, ecco che si compie una magia: tutto si stempera, l’atmosfera cambia ed inizia il racconto di una delle tante grandiose gesta compiute dal Roberto Baggio sportivo. La mente si distrae (proprio come quella dei pazienti sofferenti) e l’attenzione di sposta su un dribbling, su un rigore anche se sbagliato, su un momento di storia del calcio italiano e mondiale che ha riempito i cuori di gioia di milioni di tifosi, che nel “divin codino” hanno personificato i sogni di una vita o il riscatto da una miserevole condizione esistenziale. Un goal per salvare la vita di un bambino saltato su una mina, un rigore per far dimenticare il dolore enorme che provocano le carni straziate dalle bombe o ustionate dagli scoppi. Metafore capaci di lenire sofferenze o far prendere decisioni importanti che valgono un’intera esistenza.
Davide Enia, con il suo leggero accento siciliano, seduto su una sedia su un palcoscenico vuoto, conquista il pubblico con storie che forse non vorremmo mai conoscere perchè ci fanno uscire dalla nostra amata zona di confort, ma nel mondo persiste la sofferenza provocata dai conflitti, i bambini vengono uccisi, non esiste la pietà o la compassione in alcuni luoghi che sembrano tanto lontani, ma poi così distanti non sono. Tante storie drammatiche, tante vite spezzate (ma anche salvate) e tanti successi di quel Roberto Baggio, buddista convinto, ma cacciatore, capace di rialzarsi dopo ogni infortunio e ricominciare anche più forte. Due vite, quella del medico e quella del campione, che viaggiano all’unisono in una narrazione che trasuda speranza in un mondo migliore.

 



Al via la Stagione teatrale sperimentale 2024
Nello spazio teatrale del La Sapienza Università di Roma,
destinato alla diffusione della cultura spettacolare
Primo spettacolo, martedì 1° ottobre h 20.30,

ROBERTO BAGGIO
di e con Davide Enia.

Al via la stagione teatrale sperimentale 2024 del Nuovo teatro Ateneo, a cura del Centro Crea, dal 1 di ottobre al 19 dicembre 2024: lo spazio teatrale di Sapienza Università di Roma, destinato alla diffusione della cultura spettacolare.
La stagione comincia martedi 1 ottobre, alle ore 20.30, con il primo spettacolo dal titolo Roberto Baggio di e con Davide Enia, organizzato da Guido Di Palma.
Il monologo, diretto da Davide Enia e interpretato da Robert Dölle, è stato scritto intervistando medici e infermieri di Emergency e racconta chi vive e lavora nelle zone di guerra, partendo dall’omonimia tra un medico anestesista e il calciatore. I gol di Roberto Baggio diventano metafore, spiragli di luce per ragionare e discutere sulle cose del mondo: la presenza del male, l’insensatezza della guerra, la fragilità del talento, la bellezza del gesto puro e assoluto.
Roberto Baggio è un monologo commissionato dalla Stiftung Fussball & Kultur EURO 2024 della UEFA e dal Ministero della Cultura della Germania e ha inaugurato il festival Stadion der Träume, tenutosi a Monaco di Baviera dal 10 maggio -14 giugno 2024.

Nuovo Teatro Ateneo
Piazzale Aldo Moro 5
Roma
Sapienza Università di Roma
Sapienza CREA – Nuovo Teatro Ateneo
Centro di servizi per le attività ricreative, culturali,
artistiche, sociali e dello spettacolo
Telefono: +390649914115
Mail: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Sito: www.sapienzacrea.uniroma1.it

 


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