Home Recensioni Teatro e altre tendenze Assassinio nella cattedrale - Roma, Teatro Quirino Vittorio Gassman, dal 13 al 18 febbraio 2024

Assassinio nella cattedrale
Roma, Teatro Quirino Vittorio Gassman, dal 13 al 18 febbraio 2024

Teatro e altre tendenze

In questa trasposizione di "Assassinio nella cattedrale" ("Murder in the Cathedral") - noto dramma in versi di Thomas Stearns Eliot che descrive l'uccisione dell'Arcivescovo Thomas Becket, verificatosi nel 1170 nella Cattedrale di Canterbury, durante il regno di Enrico II d'Inghilterra, dopo un alterco coi cavalieri reali - il testo originario viene purtroppo snocciolato frettolosamente senza che venga data profondità ai sentimenti.

La recitazione si inceppa talvolta a causa di dizioni approssimative che saltano, peraltro, da sussurri a grida, complice anche il volume esagerato dei microfoni. 
Moni Ovadia non è a suo agio nella parte di Becket: non ne coglie le variazioni emotive e le sfumature profonde, risultando appiattito su un tono fisso e petulante che forse vorrebbe essere irridente verso il potere degli emissari del Re ma che tale rimane anche nei confronti dei Tentatori e di chiunque interloquisca con lui.
Non è aiutato nel compito dal Coro muliebre, costituito da Muse frettolose, né appassionato né didascalico, e anche dalla combriccola dei fraticelli, estremamente incerti nelle proprie parti, invero dalla dizione fin troppo sempliciotta.
La regia sembra voler correre per contenere lo spettacolo all'interno di un'ora e mezza (in effetti, dura dieci minuti in meno) usando le luci non per creare atmosfere intimiste, ma tenendo l'Arcivescovo sempre illuminato a giorno. Forse per indicare che è portatore l'ideale luce della fede, tra le tenebre dell'umano potere Reale?
Nonostan
te la fissità della scenografia, è più la frenesia a far da sovrana, cosicché il simbolismo dei costumi (invero dissonanti, spaziando dalla tunica ellenica allo smoking, passando per il saio del 1200 e l'uniforme dannunziana) stride nell'accostamento, anziché sottolineare il concetto.
Alla fine, soltanto i sicari di Re Enrico compiono il loro dovere e lo fanno in tutti i sensi, essendo gli unici attori a tenere bene la scena con presenza e voce: giustificano infatti il loro operato bucando la quarta parete, rivolgendosi con effiacia al pubblico, cercando di ravvivarne l'interesse.





Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 13 febbraio 2024.








CTB Centro Teatrale Bresciano
Progetto Teatrando
presentano

ASSASSINIO NELLA CATTEDRALE
(Murder in the Cathedral)


con
MONI OVADIA
MARIANELLA BARGILLI

di Thomas Stearns Eliot
regia GUGLIEMO FERRO

TEATRO QUIRINO/VITTORIO GASSMAN
Via Vergini, 7  ROMA
tel: 06 6794585
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La biglietteria è aperta con orario continuato dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 18.00, la domenica dalle 12.00 alle 18.00.


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