Un'altro nome leggendario ci lascia.
La leggenda britannica che ha rivoluzionato più volte il rock, si è spenta prematuramente lo scorso 10 gennaio, a causa di un tumore contro il quale lottava da circa 18 mesi.
La notizia della sua malattia, mai diffusa pubblicamente, è stata resa nota soltanto in queste ore.
Questo il messaggio riportato sulla pagina ufficiale Facebook dell'artista: "January 10 2016 - David Bowie died peacefully today surrounded by his family after a courageous 18 month battle with cancer. While many of you will share in this loss, we ask that you respect the family’s privacy during their time of grief".
La conferma da parte del figlio Duncan Jones su Twitter, così recita: "Mentre molti di noi condivideranno questa perdita, vi chiediamo di rispettare la privacy della famiglia in questo momento di dolore".
L'ultima fatica discografica dell'artista, intitolata "Blackstar" (qui la nostra recensione, pubblicata proprio il giorno precedente il decesso), è stata messa in commercio l'8 gennaio, giorno del suo 69° compleanno.
Nella sua lunghissima carriera Bowie ha pubblicato in tutto 25 dischi in studio, spaziando dal folk acustico, all'elettronica, passando per il glam, il pop, la dance, il soul, addirittura l'hard rock (con i devastanti Tin Machine).
Pur avendo smesso di fare tour nel 2004, il prossimo 31 marzo si sarebbe esibito dal vivo, in un concerto che aveva tutta l'aria di essere un personale tributo, alla Carnegie Hall di New York, con molti musicisti e ospiti eccellenti.