
Prima la conferma di Jakszyk, poi la smentita del manager, ora la tracklist (provvisoria) e la nostra recensione.
Scritto da Gianluca Livi
L'ultimo album in studio dei King Crimson, “The Power To Believe”, risale al 2003 e vede schierata una formazione spalmata su 4 elementi: Adrian Belew, Robert Fripp, Trey Gunn, Pat Mastelotto.
Da allora, la band ha subìto forse il cambiamento più rivoluzionario del suo percorso: dapprima, la pubblicazione di "Scarcity Of Miracles" (2011), nuovo capitolo in studio attribuito ad un progetto parallelo, che vedeva campeggiare lo storico moniker in forma derivativa ("A King Crimson Projekct"), con i nomi dei musicisti ivi impiegati in bella vista (Robert Fripp, Mel Collins, Jakko Jakszyk, Tony Levin, Gavin Harrison); in seguito, e si passa a due anni dopo, previo recupero dello nome originario, la costituzione di un nuovo organico che, aggiungendo Pat Mastelotto e Bill Rieflin ai 5 membri sopra citati (per un totale di tre batteristi di cui anche tastierista, un bassista, un fiatista, due chitarristi di cui uno anche tastierista, l'altro anche cantante), si dedicava ad una intensa attività dal vivo, poi documentata dai dischi "Live at the Orpheum" (2015), "Live in Toronto" (2016), "Radical Action to Unseat the Hold of Monkey Mind" (2016); quattro anni dopo, estesa ad 8 musicisti, grazie allo spostamento di Bill Rieflin alle sole tastiere e all'ingresso dietro alle pelli di Jeremy Stacey, la formazione pubblicava "Live in Chicago" (2017), "Live in Vienna" (2018), "Live in Japan 2015" (presente, in forma di bonus disc, nella sola edizione giapponese di "Live in Vienna"), "Meltdown: Live in Mexico City" (2018), "Audio Diary 2014-2018" (2019); nel 2020, infine, i Crimson tornavano allo schieramento "standard" di 7 elementi, a causa del decesso di Rieflin, dando alle stampe, l'anno successivo, "Music Is Our Friend: Live in Washington and Albany".
Dopo quell'anno, la formazione è stata ritenuta sciolta, quantomeno fino alle dichiarazioni rese lo scorso luglio da Jakko Jakszyk alla rivista Goldmine: «È stato fantastico», ha riferito parlando della sua esperienza nella band, «e in qualche modo, parte di questo percorso è ancora in corso. Al momento, infatti, stiamo lavorando ad un album in studio dei King Crimson. Non so bene quando uscirà ed in quale formato, ma sì, lo abbiamo registrato a tranche... e poi, un paio di mesi fa, il management ha chiesto se fossimo in grado di farlo. Quindi sì, lo abbiamo registrato con l'idea di pubblicarlo in un qualche formato prima o poi. Ma chissà quando?». Sempre a suo dire, la formazione è l'ultima di quelle sopra citate (Fripp/Collins/Levin/Mastelotto/Harrison/Stacey).
Il successivo 11 luglio, sul sito ufficiale della band (www.dgmlive.com), è apparsa una parziale rettifica: «Con Internet apparentemente inondato dalla notizia di un nuovo album in studio dei King Crimson in lavorazione, dopo le dichiarazioni rilasciate da Jakko in una recente intervista, ecco alcuni chiarimenti dal manager dei Crimson, David Singleton: affrontando l'idea di una qualche forma di registrazione in studio da parte dell'ultima incarnazione dei King Crimson, Bill Rieflin ha posto l'eccellente domanda "perché fare un album in studio? Esistono già eccellenti registrazioni dal vivo di tutte le canzoni". Una possibile risposta sarebbe un album il cui sound nessuno ha mai sentito prima. Un sound guidato dai tre batteristi. E questi batteristi hanno ora registrato versioni in studio delle loro parti – separatamente, in modo che ci sia una divisione perfetta. Quindi c'è il seme di una nuova registrazione. Se sarà un album, se vedrà la luce, se sarà qualcos'altro, è un mistero. Così come il risultato di qualsiasi processo creativo. Quindi sì, le registrazioni sono state effettuate. Entusiasmarsi per la possibilità di un nuovo album, come a quanto pare sta accadendo, è un po' prematuro. Mettiamo i carri davanti ai buoi».
Orbene, così descritta la recente posizione ufficiale della band, tralasciando di commentare il contrasto tra l'evidente entusiasmo di Jakszyk e la successiva cautela palesata da Singleton, due dati appaiono sicuri: 1) è in lavorazione un album in studio; 2) lo stesso sarà costituito da musiche già suonate dal vivo dalla band.
Ed effettivamente, andando ad analizzare le tracklist degli innumerevoli album dal vivo sopra menzionati, si riscontrano molti pezzi inediti.
Ecco quindi una probabile tracklist del nuovo lavoro, non necessariamente nell'ordine indicato, costituita prelevando i brani inediti presenti in ogni scaletta dei live in argomento, tutti corredati di un breve commento.
Al riguardo, va precisato che, tra le parentesi, sono indicati i live ufficiali in cui compare ogni brano, dei quali è stato riportato il minutaggio indicato nel primo dei titoli menzionati; in alcuni casi, lo stesso pezzo risulta accreditato a soggetti diversi (sono quindi stati trascritti tutti gli autori indicati ora nell'uno, ora nell'altro disco).
Infine, pezzi inediti sono inclusi anche nella serie "The Elements Tour Box", pubblicata ogni anno, dal 2014 al 2021.
Brani inediti presenti in "Live at the Orpheum" (2015), "Live in Toronto" (2016), "Radical Action to Unseat the Hold of Monkey Mind" (2016); "Live in Chicago" (2017), "Live in Vienna" (2018), "Live in Japan 2015" (2018), "Meltdown: Live in Mexico City" (2018), "Audio Diary 2014-2018" (2019), "Music Is Our Friend: Live in Washington and Albany".
Walk On: Monk Morph Chamber Music - 2:34 (Collins/Fripp/Levin - "Live at the Orpheum", "Live in Toronto", "Live in Vienna", "Live in Japan 2015", "Meltdown: Live in Mexico City"). Profusione di tipo ambient con fugaci sprazzi al flauto da parte di Mel Collins. Sul finire, si abbracciano sonorità sperimentali di tipo cacofonico.
Banshee Legs Bell Hassle - 1:40 (Harrison or Harrison/Rieflin/Mastelotto - "Live at the Orpheum", "Radical Action to Unseat the Hold of Monkey Mind", "Live in Japan 2015", "Meltdown: Live in Mexico City", "Audio Diary 2014-2018"). Breve intermezzo allo xilofono suonato verosimilmente da solo Gavin Harrison, in alcuni lavori accreditato quale unico autore, in altri quale co-autore insieme a Bill Rieflin e Pat Mastelotto.
Threshold Soundscape - 4:00 (Fripp/Levin/Collins - "Live in Toronto"). Brano molto simile a "Walk On: Monk Morph Chamber Music"; in realtà, proprio per via della somiglianza, potrebbe rappresentare un'evoluzione dello stesso.
Radical Action (To Unseat the Hold of Monkey Mind) - 3:21 (Fripp or Jakszyk/Fripp - "Live in Toronto", "Radical Action to Unseat the Hold of Monkey Mind", "Live in Japan 2015", "Audio Diary 2014-2018"). Si tratta di uno dei pochi brani compiuti della nuova produzione, pur soltanto strumentale; il brano è spesso suonato senza soluzione di continuità con "Meltdown" e "Radical Action II"; le sonorità sono molto simili a quanto fatto in "Thrak".
Meltdown - 4:51 (Jakszyk/Fripp - "Live in Toronto" - "Radical Action to Unseat the Hold of Monkey Mind", "Live in Chicago", "Live in Vienna", "Live in Japan 2015", "Meltdown: Live in Mexico City", "Audio Diary 2014-2018"). Tra i pochi brani cantanti, è tra i pezzi forti dei nuovi Crimson, essendo suonato in quasi tutti i live pubblicati. E' un vero tuffo negli anni '80, accostabile, per sonorità, a quanto fatto dal gruppo in "Elephant Talk", "Frame By Frame", "Neal And Jack And Me", "Three of a Perfect Pair".
The Hell Hounds of Krim - 3:31 (Harrison/Rieflin/Mastelotto - "Live in Toronto", "Radical Action to Unseat the Hold of Monkey Mind", "Live in Vienna", "Meltdown: Live in Mexico City", "Music Is Our Friend: Live in Washington and Albany", "12' Cyclops Picture Disc EP"). Si tratta di un assolo congiunto dei tre batteristi, non particolarmente irruento, dal vivo usato generalmente come intro di "The ConstruKction of Light", più raramente di "Picture of a City" e "Larks' Tongues in Aspic".
Radical Action II - 2:27 (Fripp - "Radical Action to Unseat the Hold of Monkey Mind", "Live in Chicago", "Live in Vienna", "Live in Japan 2015", "Meltdown: Live in Mexico City", "Music Is Our Friend: Live in Washington and Albany", "Audio Diary 2014-2018"). E' uno strumentale che, con un riff potente e l'incedere assai cadenzato, richiama in tutto e per tutto l'aspra durezza di "Red", di cui potrebbe rappresentare un naturale seguito.
Suitable Grounds for the Blues - 4:51 (Jakszyk/Fripp - "Radical Action to Unseat the Hold of Monkey Mind", "Live in Vienna", "Audio Diary 2014-2018"). Altro pezzo cantato che, contrariamente a quanto indicato nel titolo, non ha nulla a che fare con un blues: è melodicamente accessibile (come potevano essere alcune delle composizioni degli anni '80), pur conservando l'osticità tipica dei King Crimson (specie sul finire, quando Collins si indirizza verso un lungo solo).
The Devil Dogs of Tessellation Row - 3:00 (Harrison/Mastelotto/Rieflin - "Radical Action to Unseat the Hold of Monkey Mind", "Live in Vienna", "Meltdown: Live in Mexico City", "Audio Diary 2014-2018"). Altro assolo congiunto di batteria, stavolta più deciso, che dal vivo ha preceduto "Red" (più raramente "The Court Of Croimson King" e "Fracture").
Bellscape & Orchestral Werning - 2:29 (Fripp - "Live in Chicago"). E' una semplice intro, molto simile a quelle che precedono le esecuzioni orchestrali, prevalentemente costituita da accordature degli strumenti.
The Errors (aka Radical Action III) - 4:54 (Jakszyk/Fripp/Harrison - "Live in Chicago", "Audio Diary 2014-2018"). Questo brano è stato titolato "Radical Action III" nel setlist di "Live in Chicago"; tuttavia, non è mai stato suonato congiuntamente ai capitoli I e II, compresa la suite, della quale si parlerà dettagliatamente poco sotto. Anch'esso cantato, come "Suitable Grounds for the Bluesè accostabile" presenta una certa melodia di fondo, sublimata da ritmiche dominanti di stampo quasi tribale.
Fairy Dust of the Drumsons - 1:42 (Harrison/Mastelotto/Stacey - "Live in Vienna"). In linea con il titolo ("polvere di fata dei figli del tamburo"), è una breve profusione suonata dai batteristi con i soli piatti; può certamente essere accostata ad un pezzo di stampo ambient.
Schoenberg Softened His Hat - 11:45 (Fripp/Collins/Levin/Singleton - "Live in Vienna"). Si tratta di pezzo ambient di quasi 12 minuti a vocazione prevalentemente rilassante: si rinvengono, durante la riproduzione, dolci melodie e brevi intermezzi malinconici che, tuttavia, non vengono mai sviluppati in forma di brano/canzone, permanendo sempre nell'alveo della citata compagine ambient.
Ahriman's Ceaseless Corruptions - 6:04 (Fripp/Collins/Levin/Singleton - "Live in Vienna"). Brano sperimentale di stampo atmosferico che, a differenza del precedente, ha una direzione inquietante, anche quando Collins interviene con il suo flauto che, in un tale contesto, perde dolcezza e malinconia.
Spenta's Counter Claim - 0:58 (Fripp/Collins/Levin/Singleton - "Live in Vienna"). Breve e suggestivo assolo di flauto a vocazione malinconica, suonato su un tappeto atmosferico di stampo ambient.
CatalytiKc No. 9 - 1:12 (Harrison/Mastelotto/Stacey - "Meltdown: Live in Mexico City"). Nuovo assolo del trio di batteristi connotato di una progressione ritmica in crescendo.
Tony's Cadenza - 1:20 - (Levin - "Meltdown: Live in Mexico City", "Music Is Our Friend: Live in Washington and Albany"). Breve assolo profuso da Levin con il violoncello elettrico; si permane nell'alveo atmosferico anche in questo caso.
Jeremy's Cadenza - 1:06 (Stacey - "Meltdown: Live in Mexico City"): Stacey suona al piano una breve ma suggestiva melodia dal sapore triste e malinconico.
Cool Jam - 2:31 (King Crimson - "Meltdown: Live in Mexico City"). Come suggerisce il titolo, si tratta di una jam molto calda, dal chiaro sapore bluesy, verosimilmente improvvisata; l'alveo è interessante e, forse, potrebbe fornire uno spunto per un brano compiuto.
Tony Cadenza Deals It Slitheryacious-To-The-Max - 1:11 (Levin - "Music Is Our Friend: Live in Washington and Albany"). Assolo di basso elettrico a vocazione quasi ambient, stante la voluta mancanza di irruenza.
Tony Cadenza Serves It Piping Hot - 1:19 (Levin - "Music Is Our Friend: Live in Washington and Albany"). Stesso discorso espresso per il brano precedente.
Hoodoo - 5:38 (Harrison/Jakszyk/Collins/Mastelotto/Fripp/Levin/Rieflin - "Audio Diary 2014-2018"). Brano suonato dal vivo soltanto nel 2014; si tratta, in breve sintesi, di un brano a vocazione schizofrenica molto simile a quanto fatto negli anni 2000, ma con interessanti richiami alle sonorità seventies (con particolare riguardo, tra gli altri, al brano "Sailor's Tale").
Brani inediti presenti nella serie "The Elements Tour Box" (2014-2021).
Hoodoo (edit) - 0:22 (Harrison/Jakszyk/Collins/Mastelotto/Fripp/Levin/Rieflin - "The Elements 2014 Tour Box"). Si tratta di un breve estratto della versione poi apparsa in "Audio Diary 2014-2018".
Venturing Unto Joy (edit) - 1:11 (Harrison/Jakszyk/Collins/Mastelotto/Fripp/Levin/Rieflin - "The Elements 2014 Tour Box"). Estratto di un brano inedito mai pubblicato altrove. Sul sito ufficiale della band, viene riportato questo commento: "Bene, eccoci qui. Un po' di King Crimson 2014. Bisogna sempre essere cauti nel giudicare qualcosa basandosi su una clip che dura meno di un minuto e mezzo, ma, ma, ma... Tratto dalle prove agli Elstree Studios, questo frammento mostra quattro dei sette componenti dei Crimson che si divertono chiaramente. C'è una ricchezza di dettagli di interazione tra Mastelotto, Reiflin e Harrison e, naturalmente, Levin e Fripp non solo afferrano i risvolti, ma vanno dritti alla giugulare. Oh, non importa la fretta di giudicare: questi sono i King Crimson e sono in forma smagliante! Questo brano è una delle selezioni del lunedì di Mr. Stormy. È disponibile come parte della sua prossima, ricca raccolta. Il suo sesto anno di tesori dagli oscuri e cavernosi archivi dei DGM è ora disponibile per il download".
SF soundcheck (edit) - 1:32 (King Crimson - "The Elements 2015 Tour Box"). Breve estratto di una improvvisazione inedita registrata durante il soundcheck del concerto del 30 settembre 2014 al Warfield Theatre di San Francisco. Vaghi sapori jazz, su ritmiche quasi reggae.
The Hell Hounds of Krim - 3:50 (Harrison/Rieflin/Mastelotto - "The Elements 2015 Tour Box"). Versione dal vivo registrata all'Orpheum Theatre di Los Angels. Questo estratto non è contenuto nell'album "Live at the Orpheum", bensì in "Radical Action to Unseat the Hold of Monkey Mind" nonché nel 12' picture disc del 2015, meglio noto come "Cyclops".
Ba Ba Boom Boom - 2:33 (Mastelotto/Harrison - "The Elements 2015 Tour Box"). Inedito assolo di batteria risalente al 2008, quando nella band militavano "soltanto" due batteristi (Mastelotto e Harrison). E' mixato in maniera tale che funga da preludio ad una versione edit di "ATTAKᶜATHRAK" risalente al 1996.
Radical Action (to Unseat The Hold of Monkey Mind) - 3:40 ("The Elements 2016 Tour Box"). Versione live attinta da "Live in Japan 2015". Il brano non è accreditato ad alcun autore.
Meltdown (demo) - 4:14 (Jakszyk/Fripp/Harrison - "The Elements 2016 Tour Box"). La versione qui presente è una demo risalente al 2013. Il brano è qui accreditato anche ad Harrison, non soltanto a Jakszyk e a Fripp, come in altre occasioni).
Meltdown (edit) - 1:05 (Jakszyk/Fripp/Harrison - "The Elements 2017 Tour Box"). Estratto di una performance live eseguita nel 2015 a Tokyo. Il brano non è attinto da "Live in Japan", atteso che la versione dello stesso ivi presente è stata registrata ad Osaka, il 13 dicembre. Come nel caso che precede, il pezzo è accreditato anche ad Harrison.
Suitable Grounds For The Blues (edit) 1:28 (Jakszyk/Fripp - "The Elements 2017 Tour Box"). Versione registrata dal vivo a Tokyo che non compare in "Live in Japan" (ove il brano è del tutto assente, neanche registrato presso altre città giapponesi)
The Errors (Demo) - 3:25 (Jakszyk/Fripp/Harrison - "The Elements 2018 Tour Box"). Di questo brano si è già detto sopra (verosimile parte III di "Radical Action"). Qui appare in una versione demo della quale è omessa la data di registrazione.
Spenta's Counter Claim - 0:50 (Fripp/Collins/Levin/Singleton - "The Elements 2018 Tour Box"). Stessa versione presente in "Live in Vienna").
Radical Action Suite - 5:46 (Fripp - "The Elements 2019 Tour Box"). Unico caso in cui il brano viene indicato come "suite". Sul sito ufficiale della band è precisato che sotto questa rubricazione sono ricompresi i pezzi "Radical Action I", "Meltdown", "Radical Action II", "Level Five" (è quindi escluso "The Errors" di cui sopra si sono forniti dettagli). La stessa fonte precisa che la suite è stata registrata live negli studi Tring, nel 2018. Nel libretto del cofanetto, invece, viene indicato che la registrazione è avvenuta a Roma, presso l'Auditorium Cavea, il 22 luglio 2018, "for the Forthcoming "Live in Rome" (al contrario, un album con tale titolo non è mai stato pubblicato). La suite è accreditata al solo Fripp (Jakszyk è totalmente ignorato).
The Errors - 4:41 (Jakszyk/Fripp/Harrison - "The Elements 2020 Tour Box"). Stessa versione presente in "Audio Diary 2014-2018").
Devil Dogs Of Tessellation Row - 3:02 (Harrison - "The Elements 2021 Tour Box"). Versione live registrata al Fox Theater di Oakland il 6 settembre 2019, pubblicata soltanto sul sito ufficiale. A differenza delle versioni contenute nei live ufficiali, il brano è accreditato al solo Harrison e non anche agli altri due batteristi.







