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Nel volume "Megadeth. So far, So good... gli anni d'oro", di Martin Popoff, pubblicato già una manciata di anni fa, non c'è nulla di tutto questo, limitandosi l'autore a concretizzare un'opera narrativa di tipo compilativo, saccheggiando a destra e a manca dichiarazioni afferenti alla band, rilasciate dagli stessi membri così come dai giornalisti di settore. Si certo, vengono menzionate le esperienze con le sostanze stupefacenti da parte dei singoli membri, gli eccessi caratteriali di Mustaine, i passi falsi della band, ma il tutto avviene in forma assai didascalica, senza suscitare particolari guizzi emotivi nel lettore. Inoltre, e soprattutto, la biografia ferma la sua analisi al 1997, con la pubblicazione di "Cryptic Writings", volutamente ignorando quanto concretizzato negli anni successivi: sono quindi ignorati, oltre ai dischi seguenti, anche i contrasti con David Ellefson (che determinarono l'uscita dal gruppo di quest'ultimo per due volte), i problemi di salute di Mustaine (prima lo schiacciamento del nervo radiale della mano e del braccio sinistri, poi il tumore alla gola), il decesso di Gar Samuelson (l'indimenticato primo batterista), e molto altro ancora. Tuttavia, il volume presenta innegabili meriti: innanzitutto, pone massima attenzione al rapporto del chitarrista con i Metallica, superando il noto complesso patito dal primo in termini mai concretizzati dallo stesso ("Dave può mettere da parte tutte le sue improbabili insicurezze sul fatto che i Megadeth non siano all'altezza dei poderosi Metallica. (.) ...sarà sempre nell'olimpo delle leggende dell'heavy metal, quei pochi eletti che hanno reso il thrash strutturalmente e intellettualmente impegnativo tanto quanto il progressive rock più altero"). Inoltre, e soprattutto, l'uscita editoriale palesa una struttura incredibilmente organica: c'è del pregio, nella narrazione di Popoff, non certo il Re Mida della musica rock su carta stampata ma, quantomeno, un onesto divulgatore in grado di sintetizzare con corenza determinati contesti (pur navigando spavaldamente, quando scrive libri, in un mare magnum fatto di innumerevoli generi musicali, non di rado assai distanti tra loro). Scegliendo il titolo della sua creatura - non a caso parafrasando "So Far, So Good... So What!", tra le opere più innovative e, di conseguenza, più apprezzate del primo periodo - il giornalista offre una panoramica credibile, collazionando le dichiarazioni di alcuni giornalisti e, più ricorrentemente, di tutti i membri della band, inclusi queli estemporanei (come i chitarristi Mike Albert e Jay Reynolds, rispettivamente nei ranghi nel 1985 e nel 1987, pur senza incidere alcunché). In conclusione, l'acquisto di questo libro è certamente consigliato, soprattutto a coloro che all'epoca non c'erano, quindi non in grado di ricostruire quanto detto illo tempore dai vari protagonisti (a meno che non vogliano girare per mercatini, alla ricerca di vecchie riviste di settore, alcune, ovviamente, non italiane). |
Megadeth. So far, So good... gli anni d'oro I Megadeth non necessitano di troppe presentazioni. Nati nel 1984 per mano del carismatico, talentuoso e soprattutto irascibile Dave Mustaine all'indomani del suo brusco allontanamento dai Metallica, rappresentano uno dei gruppi di punta non solo dell'ondata thrash, ma di tutto il metal in generale. In questo volume Martin Popoff ripercorre gli anni d'oro della band dagli esordi sino alla fine di quella che è stata la sua incarnazione più duratura, analizzando nel dettaglio assolute pietre miliari del genere come Killing Is My Business... And Business Is Good!, Peace Sells... But Who's Buying?, So Far, So Good... So What!, il capolavoro immortale Rust In Peace, il campione di incassi Countdown To Extinction, Youthanasia e Cryptic Writings, condendo il tutto con aneddoti di prima mano, informazioni e curiosità di ogni tipo. Dave Mustaine aveva giurato di rivalersi sui Metallica formando una band che fosse più veloce e più tosta di loro. Se ci sia o meno riuscito sta a chi ascolta deciderlo, ma di certo con i Megadeth ha concretizzato una propria visione del metal assolutamente tecnica, innovativa, d'impatto e memorabile, entrando a tutti gli effetti nella leggenda. |










