Marti
King of the minibar

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Album

Immaginate un hotel decadente a Berlino; immaginate 10 stanze in cui alloggiano altrettanti ospiti eterogenei tra loro, ciascuno con una sua storia personale da raccontare, ma con un piccolo, forse insignificante fattore comune: il minibar. Marti è lo spettatore, colui che si siede sempre in un angolo e osserva, descrive le storie dei suoi ospiti. Sono anch’essi clienti immaginari, visto che fra loro troviamo un naufrago alla deriva su una zattera in mezzo al mare (“Husband Lost At Sea”); c’è Evatima Tardo, un’artista fachiro di Vaudeville, descritta da Houdini come una delle donne più belle del mondo e resa immune al dolore dal morso di un serpente letale . C’è “Mr Sophistication”, il personaggio del film culto Assassinio di un allibratore cinese di John Cassavetes. “King Of The Minibar” è il nuovo progetto del cantautore genovese Andrea Bruschi, che con questo album chiude una trilogia discografica iniziata con “Unmade Beds” (2006) e proseguita con “Better Mistakes” (2011).

Nell’album dal sapore internazionale (concepito a Berlino e registrato tra Londra e la Liguria) si fondono musica, cinema, grafica e letteratura: importante la collaborazione con il fumettista Igort (www.igort.com) che ha creato la cover, il libretto e l’artwork del disco, ma anche l’attività poliedrica di Bruschi che affianca l’attività compositiva a quella di attore in film e serie TV (“Mozart In The Jungle”, “I Medici” e “1993” le sue apparizioni più recenti). La permanenza di Marti in quel di Berlino ha certamente contribuito ad ispirare musicalmente l’album, con i suoi riferimenti alla sperimentazione e al cabaret della scena tedesca (“Black Waltz”), ma anche il suo amore incondizionato per David Bowie, Nick Cave, i Depeche Mode (“Vicious Game”) e soprattutto la new wave, elementi di un mix che sfociano in un pop rock internazionale dalle venature romantiche (evidenziate dagli archi che caratterizzano fortemente alcuni brani) : “Ho amato quegli artisti - spiega Andrea Bruschi - che tra gli anni Settanta e Ottanta avevano una poetica inclusiva di tutte le forme d’arte: il cinema, la pittura, la letteratura, la recitazione, la performance. Grazie a quel filone musicale ho conosciuto l’arte e me ne sono innamorato”. Un bell’album (se vogliamo dirlo dai testi non proprio convincenti) di cui si apprezzano soprattutto le sfumature e gli arrangiamenti raffinati dopo alcuni ascolti meritati.

 

Etichetta: Cassavetes Connection/ Believe

Anno: 2017

Genere: New Wave – Post Punk

 

Track list:

1) King Of The Minibar

2) You Came You Hurt

3) Black Waltz

4) Vicious Game

5) Offer You A Secret

6) Mr Sophistication

7) A Cross To Be Nailed On

8) Husband Lost At Sea

9) End In Tears

10) In My Garden

 

 

Credits:

Andrea Bruschi: vocals

Claudia Natili: double bass

Simone Maggi: accordion / piano / oboe / sax

All songs written by Andrea Bruschi

Produced, recorded, engineered and edited by James Cook at DeepSeeStudios, London

Engineered by Nico Sannino at c27 Studio, Italy

Drums recorded by Ed East at Studio East, Berlin

Piano recorded at Orange Studio, Leivi

All string arrangements by Anne Marie Kirby

Drums and drum editing by Tom Marsh

Mixed by James Cook, Milan Adamik and Nico Sannino at Masterworks Studio, London

Mastered by Milan Adamik at Masterworks, London

 

Special guest on track 9 Valerie Renay

 

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