Nascondino
Roma, Teatro Lo Spazio, 14-19 febbraio 2023

Due adolescenti raccontano loro stessi, le loro paure ed i loro problemi ed ecco che il teatro si lega alla pedagogia e diventa formazione non solo per i giovani, ma anche per chi, a qualunque età, ha la capacità di ascoltare il messaggio. Nascondino è la storia di Gio e Mirko. Il primo, bullizzato dai compagni e non amato dai genitori (almeno questo crede) sparisce e va vivere in una caverna; il secondo, compagno di classe, ma affiliato al gruppo dei "persecutori", scopre casualmente il nascondiglio e diventa, suo malgrado, complice del segreto della scomparsa di Gio.
La storia si svolge tutta all'interno della caverna dove i due adolescenti si incontrano, si raccontano, fanno emergere le loro paure ed i loro sentimenti. L'opera, già vincitrice del premio Mario Fratti Award 2019, tratta temi di forte impatto sociale e fa emergere nei due giovani, molto diversi tra loro, i vissuti di un'età di scoperte e di crescita: dall'accettazione di se stessi, al rapporto con la famiglia e con i social network, dalla sessualità all'amicizia.
Spettacolo immersivo dove lo spettatore, complice l'ambientazione cupa della caverna, le musiche in sorround ed un diffuso fumo in sala, entra nella vicenda e ne viene coinvolto emotivamente. I due giovani protagonisti offrono una interessante prova di attori, dove qualche sbavatura, probabilmente da attribuire alla mancanza di consolidata esperienza, viene compensata dal fervore col quale portano in scena i loro personaggi. Forse alcuni passaggi sono un po' forzati, ma l'intento di denuncia sociale viene assolutamente raggiunto. Finale che rivela tutta la necessità sentita da Mirko di "nascondersi" dimostrando di non essere ancora pronto all'emancipazione raggiunta invece da Gio.
La rappresentazione conferma appieno il valore formativo del teatro.



Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 16 febbraio 2023.

NASCONDINO

di Tobia Rossi
regia di Fabio Marchisio
con
Andrea Manuel Pagella
Luca Vernillo De Santis

musiche di Eleonora Beddini

progetto pedagogico
prof. Raffaele Mantegazza

assistente alla regia
Karima Ranghetti

scenografie
Selena Poppy Zanrosso

produzione esecutiva
Giuseppe Di Falco
Rosa Giudetti

foto
Marco Foglia

 

Teatro Lo Spazio
Via Locri 43
Roma
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