Donald Fagen
Sunken Condos

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A sei anni di distanza da "Morph The Cat" è tornato con un nuovo album solista (il quarto) l'ineffabile Donald Fagen.
Il co-leader degli Steely Dan pubblica "Sunken Condos" letteralmente "Condomini affondati". Gli estimatori del genio del New Jersey nutrono grandi aspettative per questo disco co-prodotto da Donald Fagen con il suo fido collaboratore Michael Leonhart. Otto nuovi brani composti da Fagen e la cover tiratissima di "Out Of The Ghetto" del Mosè nero Isaac Hayes. L'album sarà disponibile dal 16 ottobre prossimo in formato CD come di consueto, nella versione digitale, e per gli audiofili, anche su un vinile (doppio) 180 grammi.

Il progetto è stato anticipato dal primo singolo "I'm not the same without you" in cui Donald Fagen ci offre una storia di perseveranza e di amore trionfante dopo un fallimento. Non ci troviamo di fronte ad una banale e sdolcinata catarsi lirica e melodica. Fagen rimbalza sul pentagramma tra scanalature funk con morbidi accordi di pianoforte, riff di chitarra sensuali e sinuosi, e si spinge in avanti con un sorriso beffardo attraverso i tempi tristi che ogni separazione porta inevitabilmente con sè.
Il narratore alla fine del brano non solo sopravvive al fallimento sentimentale ma addirittura si evolve rapidamente in qualcosa di "più che umano", almeno nella sua mente.
La canzone si conclude con un assolo di armonica stupefacente affiancato da un fraseggio di ottoni da applausi interminabili.
La copertina di "Sunken Condos" è una delle cose più cool viste negli ultimi anni, una specie di "Resort Atlantide" disegnata nelle profondità di un mare senza nome nè tempo.

Gli episodi più riusciti dell'intero lavoro sono, oltre alla già citata "I'm not the same without you", "Slinky Thing" impreziosita da un groove serpeggiante su una compressa linea di basso acustico, "The New Breed" un mid tempo condito con un Prophet-5 synth con l'aggiunta di un pizzico di mellotron e "Miss Marlene" sensualissima ed avvolta nell'abituale ed inseparabile shuffle.
Sunken Condos arriva dopo la famosa trilogia iniziata trent'anni fa nel 1982. The Nightfly si manifestò all'epoca come un miracolo musicale e culturale. Kamakiriad venuto alla luce nel 1993 era rassicurante e morbido come velluto, seta e cashmere.
Morph The Cat del 2006 era ambiguo e scostante come un felino. Sunken Condos è sporco, atipico e non nasce dalla necessità di farsi piacere al primo ascolto. E' bluesy, è jazzy, è funky e tutto il contrario di queste cose.

I detrattori del musicista newyorkese spesso lo accusano di essere patinato, rarefatto, plastiforme. Di certo Donald Fagen non avrà l'ematocrito di Bruce Springsteen e nemmeno il quadro proteico dei Red Hot and Chili Peppers. E non pretende di averli.
Raffinatezza, eleganza e disciplina musicale sono inequivocabilmente il marchio di fabbrica inconfondibile di uno degli ultimi geni della scena musicale mondiale.



Donald Fagen: tastiere, voce
Antoine Silverman: violino
Larry Campbell, Kurt Rosenwinkel, Gary Sieger:  chitarra
Will Galison: armonica & Bass Harmonica
Joe Martin, Jay Leonhart: basso acustico
Harlan Post, Lincoln Schleifer: basso
Charlie Pillow: sax tenore, clarinetto basso
Jamie Leonhart: cori
Aaron Heick: flauto basso

Anno: 2012
Label: Warner Bros
Genere: Rock/Fusion

Tracklist:
01. Slinky Thing
02. I'm Not the Same Without You
03. Memorabilia
04. Weather in My Head
05. The New Breed
06., Out of the Ghetto (Isaac Hayes)
07. Miss Marlene
08. Good Stuff
09. Planet D'Rhonda

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