Home Recensioni Live Adrian Belew Trio - Roma, 5 Aprile 2006

Adrian Belew Trio
Roma, 5 Aprile 2006

Roma, 5 Aprile 2006 - Stazione Birra


Non è semplice descrivere un concerto di Adrian Belew, soprattutto per me che amo visceralmente il Re Cremisi.
Ci troviamo alle prese con un musicista a tutto tondo oltre che con uno dei più grandi chitarristi viventi, dal curriculum strepitoso: King Crimson, Bears, Frank Zappa, Talking Heads, David Bowie, artista che persino da solista è passato in maniera disinvolta, amalgamandoli in uno stile inqualificabile tout court, dal lavoro certosino sul suono alla forma canzone, dalla chitarra elettrica a quella acustica, dal barrito alla melodia.

Nei suoi lavori di recente uscita tra il 2005 ed il 2006 (Side One, Side Two e Side Three) Adrian Belew ha elaborato (e steso) un percorso musicale lungamente cullato, e che approfittando del break preso dai King Crimson è stato in grado di condurre a buon fine: questo progetto è costituito da una formazione musicale che egli ha simpaticamente definito "Power trio", in essa basso chitarra e percussioni sono impegnate nella costruzione di brani articolati ed insospettabili per i quali Adrian ha convocato Les Claypool dei Primus e Danny Carey dei Tool.
Il trio che sta invece percorrendo l'emisfero per riproporli dal vivo (anche qui a Stazione Birra) è costituito da Mike Gallaher al basso, per vero si tratta di un chitarrista prestato alle quattro corde, infatti il suo approccio al basso elettrico è estremamente singolare.
Completa il trio Mike Hodges alla batteria, vecchio amico di studi di Adrian. In ogni buon conto si tratta di due musicisti dal suono roccioso e preciso che ben completano l'amalgama con Belew.



Il concerto a Stazione si svela con una ghiotta anteprima del prossimo (non era ancora uscito..) Side Three: si tratta di un pezzo per sola chitarra e voce nel quale Ade, vestito in sgargiante completo rosso fuoco, si diverte con loop ed effetti mettendo ben in chiaro che la sua statura gli permette agevolmente di animare un concerto intero da solo. Sono le 23 e dopo aver cavato una moltitudine di corposi suoni dalla sua sei corde si sofferma al microfono per proferire un divertito "Ciao!" al pubblico.

Ancora solo sul palco lancia Walk Around The World da Side One. Nella introduzione al brano spiega al pubblico le difficoltà che il brano presenta nella riproposizione dal vivo chitarra/voce. Ed è talmente vero che l’accompagnamento di chitarra, formato da un articolatissimo riff stoppato sul quale va a collocarsi in maniera (solo apparentemente) slegata la melodia vocale non ha buon esito.
"No good!", dice ridendo Adrian e riattacca da capo. E' la volta di Hodges e Gallaher per la esecuzione di Ampersand e Beat Box Guitar, brano candidato quest'anno ai Grammy Awards (!) è un pezzo tirato a lucido con una versione superba nella quale c'è spazio per la rotazione dei soli di Belew e Gallaher quest'ultimo fantastico per potenza e precisione!
I musicisti denotano un affiatamento incredibile, anche nei pezzi successivi: Madness e Young Lions tratta dall'omonimo album.
Sono i primi a divertirsi e incitano di continuo il pubblico, rendendo l’esibizione estremamente coinvolgente e accattivante. I tre suonano con scioltezza e sintonia assoluta padronanza valorizzando i pezzi con elaborazioni ricche di virtuosimi mai onanistici, ma sempre ottimamente incastonati nelle composizioni.

Quando esplode Dinosaur tratta da Thrak dei King Crimson il pubblico va in visibilio, è senz'altro una buona versione del brano anche se il pezzo, realizzato nella fase del Double Trio, risente vistosamente della mancanza del supporto di una doppia chitarra e dei limiti nella riproposizione da parte di una sola batteria di quelle che in origine erano partiture per due batteristi: Pat Mastelotto e Bill Bruford.

Dopo un giretto negli anni '80 dei campionamenti con Big Electric Cat cantata da Belew assieme a Gallaher si confluisce dritti dritti nell'alveo Cremisi.

E' quasi la mezzanotte quando Adrian sibila nel microfono: "Vorrei ora farvi sentire qualche pezzo di un gruppo con il quale mi capita talora (!) di suonare". Il pubblico rumoreggia, ha capito tutto.
Il trio attacca un'ottima versione con arrangiamento insolito di Frame By Frame per supplire all'assenza di Fripp. Il delirio prosegue con Three Of A Perfect Pair tratta dal'omonimo lavoro del 1984 e una versione sferzante (quasi furiosa) di Thela Hun Ginjeet. In tutti e tre i pezzi Crimsoniani il nucleo originario è rimasto integro ma è stato arricchito dalla potenza ed energia della formula del trio. Gallaher tra l'altro sorprende perchè capace di impartire al suo basso potenza e tecnica assicurando ai brani in scaletta un impatto considerevole, quasi cercando una sorta di duello con Belew.



Dopo un'ora ed un quarto circa i tre spariscono dietro le quinte, non riesco ad arraffare la scaletta del concerto vergata sul foglio di fronte ad Adrian ma riesco a fare una foto con lui e a scambiare qualche parola non prima di essermi fatto autografare il biglietto..."To Paolo, please", gli scandisco, mi mostra quello che ha scritto:"Right?" sorride, sorrido anch'io, cuore gonfio di gioia, serata indimenticabile da tramandare ai nipotini.

 


Adrian Belew: Voce, chitarra
Mike Gallaher: Voce, basso
Mike Hodges: Batteria

Data: 5 Aprile 2006
Luogo: Stazione Birra - Roma
Genere: Rock

Setlist:
01. Intro
02. Walk Around The World
03. Writing On The Wall
04. Dinosaur
05. Ampersand
06. Young Lions
07. Beat Box Guitar
08. Matchless Man
09. Madness
10. Of Bow & Drum
11. Big Electric Cat
12. Futurevision
13. Frame by Frame
14. Three of a Perfect Pair
15. Thela Hun Ginjeet

On The Web:
Adrian Belew

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