Instancabile è l’aggettivo giusto per il grande musicista James Senese. 50 anni di carriera festeggiati proprio quest’anno con il tour celebrativo che ha visto toccare Roma per ben due volte, lo scorso maggio all’Auditorium Parco della Musica ed ora nella suggestiva cornice di Villa Ada.

La formazione che da diversi anni lo accompagna è la medesima che ha partecipato alla realizzazione di alcuni dei successi di Pino Daniele (Pino Daniele, Nero a Metà) , amico di lunga data di Senese che lo iniziò giovanissimo nei Napoli Centrale e che ogni volta non dimentica mai di ricordarlo sentitamente al pubblico, dedicandogli la struggente "Chi tene 'o mare".
La creatura di Senese ha quella fantastica peculiarità di saper restituire una multiforme sembianza ai brani. La ricerca continua di arrangiamenti nuovi che non ne snaturino la loro originalità è una costante nel lavoro del sassofonista partenopeo. Momenti di jazz cristallino e virtuosismo come in "Campagna", con incastri notevoli tra Senese e Vitolo, si frappongono ad altri più intimistici come in "E’ Na Bella Jurnata", attraversando poi ritmi afro tanto cari ai Weather Report, come nella perla "Acquaiò l'Acqua è fresca".

C’è da dire che il ritorno di Marangolo è stato un bel salto di qualità rispetto alla formazione precedente al 2016. L’affiatamento è parso migliore, soprattutto per quanto riguarda l’accoppiata ritmica davvero poderosa, al fianco di De Rienzo. Il bassista dimostra di avere una linea davvero sapiente, incisiva, mai eccessiva, nonostante qualche problema tecnico ad inizio concerto. La scelta di Senese propende verso un buon equilibrio tra repertorio classico, che lo ha reso un gigante nel panorama europeo, e brani orecchiabili più recenti come "Bon Voyage" e "O’ Sanghe" con i quali riesce a rendere apprezzabile, anche ai meno avvezzi, lo stile jazz/rock a cui i Napoli Centrale sono accostabili.

La serata scorre davvero piacevolmente, Senese e compagni dimostrano di essere in gran forma, non risparmiandosi mai ed offrendo uno spettacolo musicale d’impatto, sia dal punto di vista prettamente virtuosistico che viscerale, grazie alla grande capacità di saper coniugare poesia dialettale e d’impegno, commistioni sonore tra tradizione popolare ed avanguardia, assieme ad un groove pazzesco.

James Senese: voce, sax
Gigi De Rienzo: basso
Ernesto Vitolo: tastiere
Agostino Marangolo: batteria