Voivod
Roma, 19 Settembre 2018

Stampa

Roma, 19 Settembre 2018 - Largo Venue

Foto di Francesco Modica

Va di scena al Largo Venue la tappa romana del tour del trentacinquesimo anno di attività dei canadesi Voivod, band di culto del metal e molto spesso indicata come una di quelle più originali di tutto il genere, visti i continui cambi di stile di album in album e i vari territori toccati: dal thrash, al progressive, al punk, all’industrial, per citarne solo alcuni.
Fa specie che una band di tale caratura si ritrovi a suonare in un locale di periferia semivuoto, ma non scopriamo certo l’acqua calda: sappiamo bene come il successo in musica sia raramente meritocratico.

Ad aprire la serata ci sono gli emiliani Game Over – che, sfortunatamente, chi scrive non ha fatto in tempo a vedere – e i greco\svedesi Nightrage, che propongono un death metal melodico per molti versi simile a quello proposto dagli Arch Enemy, senza catturare troppo l’entusiasmo dei pochi spettatori che in quel momento occupano il locale, nonostante l’impegno e l’energia del cantante Ronnie Nyman che cerca in tutti i modi di coinvolgere il pubblico.

Alle 23:00 in punto, quando il locale si è riempito per circa la metà dello spazio, entrano in scena i Voivod che attaccano con “Post Society”, uno dei loro pezzi più tirati, dal loro recente (2016) EP omonimo.
Senza offesa per i Nightrage, ma è tutta un’altra musica, non solo per il cambio di genere, ma anche e soprattutto per la qualità e la bravura dei componenti canadesi, con menzione speciale per lo storico batterista Michel “Away” Langevin e l’ormai stabile ed integrato chitarrista Daniel “Chewy” Mongrain, che è riuscito nel complesso compito di non far rimpiangere il mai dimenticato Denis “Piggy” D’Amour.

La scaletta dello show prosegue prediligendo i pezzi - molto ben accolti - del nuovo album “The Wake” (che uscirà l’indomani e che quindi non trova ancora posto al banchetto del merchandising, per la delusione dei fan che volevano acquistarlo) e quelli dello storico “Killing Technology”: i due album si prendono metà dello show, mentre l’altra metà è democraticamente divisa con circa un pezzo per album del resto della discografia della band.
La band è in forma, si diverte e fa divertire: continui sono gli abbracci e gli sguardi d’intesa tra i componenti.
Denis “Snake” Bélanger è il mattatore, con un fare quasi punk, chiama spesso il pubblico (“Roooo-maaaaa”) che risponde coinvolto e divertito (“Ooooo-oooo”, “Daaaa-jeeee”). La serata scivola via bene, la band non perde un colpo e dimostra ancora una volta, a 35 anni dalla formazione, di saper maneggiare gli stilemi del metal con assoluta maestria, innestandoli a quelli di altri generi e proponendo una ricetta unica nel panorama.
Lunga vita ai Voivod!

Una nota a parte per la location: Il Largo Venue si conferma uno spazio dall’ottima acustica e grande al punto giusto per ospitare concerti che sarebbero “stretti” praticamente in tutti gli altri locali concorrenti capitolini, anche se stasera, ahinoi, sarebbero stati sufficienti anche i succitati.

 

 

 


Michel Langevin: batteria
Denis Belanger: voce
Dan Mongrain: chitarra
Dominique Laroche: basso

Data: 19/09/2017
Luogo: Roma - Largo Venue
Genere: Thrash Metal

 

 

 

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin”. Se vuoi saperne di più sull’utilizzo dei cookie nel sito e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie .

Accetto i cookie da questo sito.