Home Recensioni Live John Malkovich e i solisti aquilani "Report of the blind" - Forlì, 18 Luglio 2017

John Malkovich e i solisti aquilani "Report of the blind"
Forlì, 18 Luglio 2017

Forlì, 18 Luglio 2017 - Emilia Romagna Festival - Teatro Diego Fabbri

Musica e parole, un incontro riuscito…

Martedì 18 luglio al Teatro Diego Fabbri di Forlì pubblico delle grandi occasioni per un concerto-evento che vedeva svettare tra i protagonisti l'attore statunitense John Malkovich. Si trattava del primo dei due appuntamenti italiani con Report of the blind, una sorta di cantata profana per voce narrante, pianoforte e orchestra costruito dal connubio tra un testo di Ernesto Sabato (tratto da Sobre héroes y tumbas), e il Concerto per pianoforte e archi di Alfred Schnittke.

La serata ha preso inizio con il Concerto per violino, archi e b.c. in la minore BWV 1041 di Johann Sebastian Bach, del quale è stata brillante interprete la violinista Lana Trotovešek, accompagnata dall'orchestra I solisti aquilani. Si tratta di uno dei tre concerti per violino (su dieci composti da Bach) che si sono conservati fino a noi, composto per la piccola orchestra del principe Leopold a Köthen: in esso Bach adotta uno stile che aderisce, seppur con poche marginali differenze, alla forma del concerto creata da Vivaldi. Una scelta a mio parere estranea e poco coerente rispetto al resto del programma, incentrato musicalmente su due lavori di maggior peso concettuale ed emotivo.

 

A seguire infatti la Kammersinfonie op. 110A, trascrizione per orchestra d'archi di Rudolf Baršaj dal Quartetto n. 8 in do maggiore di Dmitrij Sŏstakovič, uno dei lavori più significativi e conosciuti del compositore russo.

Molto si conosce della genesi di questa composizione: nel 1960 Sŏstakovič si recò nell'allora Germania dell'Est, dove potè constatare con i propri occhi le conseguenze del nazismo e della Seconda Guerra Mondiale su Dresda, una città devastata, rasa al suolo dai bombardamenti. Esperienza che lo turbò profondamente, e che lo spinse ad esprimere il proprio stato emotivo attraverso una composizione musicale che porta una eloquente dedica: "Alle vittime del fascismo e della guerra". In questo brano l'orchestra I solisti aquilani, magistralmente condotta da Alvise Casellati, ha saputo ricreare il clima pensato dal compositore, la rappresentazione del nulla e della disperazione che seguono la guerra. La capacità evocativa di Sŏstakovič è ben nota (del resto la sua attività di compositore si è fecondamente rivolta anche a collaborazioni con il cinema), ma all'ascolto sorprende quanto sia efficace il racconto sonoro e le immagini che esso richiama, dalle prime battute del brano che descrivono perfettamente il senso di desolazione, un campo lungo musicale che di seguito focalizzando quadri di brutalità e di angoscia, per tornare poi ad allargarsi su suggestioni di devastazione e vuoto inteso come assenza di umanità.

 

La seconda parte del concerto-evento ha visto protagonista l'attore statunitense John Malkovich, performer e creatore di Report on the blind. Non è questo lo spazio per raccontare la genesi e le motivazioni che hanno spinto Malkovich a concepire e elaborare questo lavoro (se volete troverete in rete centinaia di interviste nelle quali l'autore stesso lo racconta), quanto per condividere le impressioni e perché no le emozioni suscitate in chi scrive.

Una performance che non è stata un semplice reading, una lettura con musica, ma un momento emozionante dove musica e parole hanno trovato una fusione che sinceramente non avrei immaginato. Merito del risultato è dovuto alla statura degli interpreti (ai Solisti aquilani si sono aggregati la splendida Anastasya Terenkova, fantastica solista nell'impervia partitura, e lo strepitosamente espressivo John Malkovich), ma sopratutto al lavoro di adattamento del testo operato da Malkovich, con una sensibilità e una competenza che non sono estranee alla pratica musicale che l'attore ha esercitato fin da giovane.

 

Un testo scabro, aspro, che si integra alla musica a costituire una nuova identità, un nuovo oggetto d'arte, dove l'una è al servizio dell'altro e viceversa, un viaggio che è ricerca del sé nei meandri della coscienza, del perché della propria esistenza in un mondo dominato dal male, percorso che approda alla rassegnazione della consapevolezza di sé e dell'accettazione del proprio destino.

Emozione pura, per una performance nella quale i suoni lividi e rarefatti della partitura di Alfred Schnittke e il testo di Ernesto Sabato si sono fusi in un unico corpo che si avvicina ai più felici esempi di sprechgesang.

 

Insomma, un concerto-evento da non perdere, un vero e proprio successo, come sottolineato dal folto pubblico presente con una ovazione che ha superato i 15'.

 

 

 


I solisti aquilani

John Malkovich: Voce narrante
Anastasya Terenkova: Pianoforte
Lana Trotovšek: Violino
Alvise Casellati: Direttore

Data: 18/07/2017
Luogo: Forlì - Teatro Diego Fabbri
Genere: Reading

Programma:
Johann Sebastian Bach
Concerto in la min. per violino, archi e continuo BWV 1041
Lana Trotovšek violino
Dmitrij Šostakovič Kammersinfonie op.110a (trascr. di Rudolph Baršaj per orchestra d’archi dal Quartetto n. 8 in do maggiore)
“Report on the Blind”
Alfred Schnittke Concerto per pianoforte e archi (1979)
testo di Ernesto Sabato, da Sobre héroes y tumbas (1961)
John Malkovich: voce narrante
Anastasya Terenkova: pianoforte

 

 

 

Banner

Recensioni underground più lette

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin”. Se vuoi saperne di più sull’utilizzo dei cookie nel sito e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie .

Accetto i cookie da questo sito.