Dave Liebman & Richie Beirach
Bologna, 8 Maggio 2016

Stampa

Bologna, 8 Maggio 2016 - Bologna Jazz Festival - Oratorio San Filippo Neri

Nei quasi cinquant'anni di collaborazione, Dave Liebman e Richie Beirach hanno saputo ritagliarsi un posto nella storia della musica jazz attraverso le loro collaborazioni in diverse formazioni distinte: come duo, nel gruppo fusion degli anni 1970, Lookout Farm, e, nel 1980 con il quartetto Quest acclamato dalla critica. La loro storia fatta di telepatia musicale è ormai un patrimonio, originata da un apprendistato con radici robustissime (nello specifico Liebman con Elvin Jones e Miles Davis, e Beirach con Stan Getz e Chet Baker). I due sono stati anche protagonisti del fermento nella comunicazione collettiva dei musicisti che raggiunse le sue vette ben oltre New York nel 1970. La loro influenza come insegnanti, autori, compositori e interpreti è riconosciuta in tutto il mondo. Ciò è particolarmente evidente nel regno armonico, dove entrambi hanno sviluppato un modo di suonare che intersecava gli sviluppi della composizione classica del XX secolo con un approccio unico al repertorio standard jazz. Per quanto sofisticata la loro musica, è sempre percepibile come sentita profondamente ed appassionata.

Liebman, impegnato al sax tenore e soprano e al flauto, è il fuoco, un interprete emotivo che piange sul suo strumento, scava con tormento dal fondo della sua anima; ha raccolto l'eredità di Coltrane e ha saputo farla propria utilizzando sapientemente le linee pentatoniche del maestro e la tecnica elevatissima. Beirach è di ghiaccio, un lettore ed un interprete intellettuale estremamente presente e le cui emozioni sono controllate con una vasta conoscenza dell’armonia non casualmente il suo soprannome è "The Code" per la capacità di fondere influenze divergenti. Elementi vistosi durante tutta l’esibizione, con grandi spazi aperti alla improvvisazione di entrambi, e nell’appassionata e baroccheggiante “Siciliana” tratta da Bach in cui l’andamento lento e cadenzato tipico di questa danza, cede presto il passo agli scambi serrati dei due con Liebman protagonista al tenore.

Omaggio a Miles Davis con una personale versione di “Paraphernalia”, brano del 68 che aprì il trombettista ai primi accordi di chitarra nelle sue formazioni; il bop cambia continuamente forma virando verso il modale e gli spunti free. Devozione totale anche nella sentita esecuzione al flauto dolce di "Lonely Woman" di Ornette Coleman: le frasi non vengono proposte in una struttura simmetrica, ma ne generano una piuttosto libera, solo in parte simile a quelle abitualmente impiegate nel jazz. Del resto nel brano la pulsazione ritmica che sorregge le frasi, non procede per schemi rigidi, ma è estremamente varia. Liebman e Beirach riescono a preservarne la qualità melodica in grado di consentirne l’assimilazione quasi immediata da parte dell’ascoltatore. In maniera personalissima il tema principale, quasi un lamento, ripropone gli echi dissonanti del sax alto di Coleman e della tromba di Cherry genialmente sfasati e fuori tempo l’un con l’altro e lentamente si dirada tra le volte e la cupola di questo splendido Oratorio barocco.

 

 


Dave Liebman: Sax
Richie Beirach: Pianoforte

Data: 08/05/2016
Luogo: Bologna - Oratorio San Filippo Neri
Genere: Jazz


 

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin”. Se vuoi saperne di più sull’utilizzo dei cookie nel sito e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie .

Accetto i cookie da questo sito.