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Cherry Five
Roma, 13 Marzo 2016

Roma, 13 Marzo 2016 - Istituto “Carlo Matteucci”

Contrariamente a quanto promulgato dai numerosi comunicati stampa afferenti all’evento, ciò che stato organizzato attorno ai redivivi Cherry Five, lo scorso 13 Marzo, a Roma, non si è affatto concretizzato in una lezione-concerto dedicata alla Divina Commedia. È proprio il cantante della band a chiarire la cosa, subito dopo l'esecuzione del il primo brano in scaletta, in termini di apprezzata modestia interiore.

Ed effettivamente, a parte un paio di presentazioni orali che sono servite a contestualizzare le coordinate culturali entro le quali si muove il nuovo album, un concept dedicato, appunto, all'opera di Dante Alighieri, il gruppo ha puntato soltanto sull’ottima musica, peraltro eseguita con perizia e avvincente propensione.
Non suoni come una bestemmia ma i Cherry Five – qui al loro secondo concerto in tutta la loro (breve) esistenza – sono uno dei pochi gruppi capaci di spingere spontaneamente l’ascoltatore verso il nuovo repertorio, piuttosto che fargli rimpiangere il vecchio.
Recentemente riformatosi con due dei membri originali (il cantante Tony Tartarini e il batterista Carlo Bordini) e tre nuovi e validissimi innesti (Gianluca De Rossi dei Taproban, Ludovico Piccinini dei Prophilax e il jazzista Pino Sallusti, rispettivamente tastierista, chitarrista e bassista), il gruppo ha da poco arricchito il mercato discografico con un’opera che chi scrive ha elevato senza remora alcuna a disco del mese di Dicembre 2015 (qui la recensione), indicandola quale nuova ricchezza sonora del variegato e ormai mondialmente apprezzato scenario progressivo nazionale.

Ostinatamente orientato, con questa fatica recente, ad esaltare lo scenario musicale italico compreso tra la PFM degli esordi, anche nelle propensioni popolar-medioevali, e i pregevolissimi sinfonismi di stampo barocco e romantico tipico di altri gruppi di quel medesimo periodo storico, il quintetto si palesa in un'esecuzione credibile e assai tecnica, espressione di un amalgama esecutivo assai apprezzato.
Costruita attorno all'intero recente repertorio, la tracklist ha ricompreso anche due pezzi del vecchio, attinti dal primo omonimo disco (che, lo si ricorda per i meno attenti, uscito nel 1976 ma registrato due anni prima, coinvolgeva una formazione comprendente anche Fabio Pignatelli, Claudio Simonetti e Massimo Morante, meglio noti come inossidabili membri dei Goblin): il primo “Country Grave-Yard”, già eseguito nel primo concerto della band (a Genova, il 17 Maggio 2015) e “My Little Cloud Land”, proposto per la prima volta dal vivo da quando il gruppo ha vita.

A parte alcune incertezze interpretative manifestate proprio in quest'ultimo brano, forse dovute ad alcuni problemi tecnici, l’esecuzione è apparsa assai convincente, apprezzata anche dal citato Pignatelli, attento osservatore in platea, salutato con nostalgico affetto anche dal singer Tartarini.

A margine dell’esibizione, la sublimazione dell’arte in tutte le sue manifestazioni: flyer e fascicolo con testi dei brani distribuiti gratuitamente all’ingresso del locale dalla sempre attenta e puntuale label discografica Black Widow (organizzatrice, peraltro, dell’intero evento); stand con dischi, cd e magliette del gruppo; esposizione artistica delle opere magnetiche a firma della pittrice romana Daniela Ventrone, autrice della meravigliosa cover del disco, abile nell’esprimere sottile inquietitudine, giocando con il contrasto e l’alternanza tra luci vivide e tinte scure.

 


Tony Tartarini: voce
Carlo Bordini: batteria e percussioni
Pino Sallusti: basso elettrico ed acustico
Ludovico Piccinini: chitarre
Gianluca De Rossi: Hammond C3, Mellotron M400, Honer Clavinet D6, Fender Rhodes MK II, Yamaha CP 330, Roland JX8P

Data: 13/03/2016
Luogo: Roma - Istituto "Carlo Matteucci"
Genere: Progressive Rock

Setlist:
01. Il Pozzo dei Giganti - Inferno XXXI
02. Manfredi - Purgatorio III (a - La forza del guerriero; b - Il tempo del destino; c - Terra rossa; d - Un mondo tra noi due)
03. Country Grave-Yard
04. Dentro la Cerchia Antica - Paradiso XVI
05. My Little Cloud Land

 

 

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