Home Recensioni Live Pat Metheny Unity Group - Roma, 18 Giugno 2014

Pat Metheny Unity Group
Roma, 18 Giugno 2014

Roma, 18 Giugno 2014 - Auditorium Parco della Musica - Sala Santa Cecilia

Photo Courtesy: Musacchio & Ianniello per Fondazione Musica per Roma

La leggenda della sei corde jazz, torna a Roma portando con se una ventata di nuovi brani, assieme al progetto Unity Group, nato nel 2012. Il tour di supporto alla recente pubblicazione Kin è un concentrato della visione jazzistica di Metheny, fondata essenzialmente sugli stilemi più classici della tradizione affiancata all’utilizzo a tutto tondo della tecnologia, come testimonia l’impiego non di rado di synth ed effettistica anche nei brani in cui il chitarrista imbraccia l’acustica. A tutto questo, si coniuga la forte impronta melodica  come ben testimoniano le introduttive "Into The Dream/The Sound Of  Water" o la sinuosa e romantica titletrack "Kin(<-->)".Al fianco di Metheny troviamo Chris Potter ai sax, clarinetto e flauto, dimostrante tutta la sua qualità di virtuoso. Al contrabbasso il sinuoso tocco di Ben Williams e alla batteria la potenza e precisione dell’ottimo Antonio Sanchez che colpisce particolarmente per la raffinatezza e per l’ampia gamma ritmica che è in grado di offrire.

Ciò che risulta lampante durante l’esecuzione dei brani, è la forte democraticità che si percepisce tra i componenti. Metheny si ritaglia i propri spazi di solo, cercando comunque e sempre il contrappunto sia con Potter che con Williams, non mancando mai di farli avanzare in prima linea nel flusso sonoro. A completare il quadro dello Unity Group, nella seconda parte del concerto, c’è il musicista Giulio Carmassi il cui lavoro davvero immane da polistrumenista  attraverso tastiere, fiati e percussioni, è inversamente proporzionale alla presenza scenica, essendo piuttosto defilato dal resto del gruppo.



Tra le sue qualità, spicca anche quella vocale, che fa  capolino con una bella prova vocale di "Dream Of The Return". Nella lunga serata che accompagna il pubblico della Sala Santa Cecilia, la setlist è decisamente corposa e variegata e si susseguono momenti più dinamici e vibranti come in "Come And See", "Police People" (o come nelle atmosfere gitane di "Rise Up") a  quelli più compassati e tenui come in "Are You Going With Me".
Un altro aspetto particolare dell’esperienza che aveva caratterizzato alcuni anni fa l’attività sperimentale del musicista è stato l’impiego dell’Orchestrion, un complesso set di strumenti percussivi, pianoforti, vibrafoni, bottiglie e molto altro,  progettato per poter ampliare in maniera automatizzata lo spettro sonoro della chitarra elettrica. Nella seconda parte del live, alcune di queste macchine vengono impiegate, assieme ad una scenografia fatta di oggetti di vetro, legno e teli. L’approccio al concerto diventa non solo musicale ma anche sensoriale, grazie all’impiego di colori e immagini astratte, accompagnanti il moto sonoro. Un’esperienza davvero a tutto tondo.

C’è chi sarà rimasto insoddisfatto la scelta dei brani che ha lasciato ben poco spazio ad un repertorio più appetibile  come quello di Offramp, ma tant’è. Il musicista americano, come più volte ha lasciato intendere nel corso degli anni, ha sempre proteso in avanti la propria instancabile ricerca sonora e lo Unity Group rispecchia ciò che è lo stile di Metheny, ovvero jazz cristallino e sperimentazione.

 


Pat Metheny: Chitarre
Antonio Sanchez: Batteria
Chris Potter: Sax, clarinetto, flauto
Ben Williams: Contrabbasso, basso elettrico
Giulio Carmassi: Tastiere, tromba, vibrafono, percussioni, voce

Data: 18/06/2014
Luogo: Roma - Auditorium Parco della Musica
Genere: Jazz

 

 


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