Michael’s Classroom
Jason Silence

Stampa

La prima cosa che ho constatato quando ho caricato nel lettore cd il primo demo dei Michael’s Classroom è la durata dei pezzi: tutte e quattro le tracce all’interno del disco durano esattamente 3:01. Un caso? Forse si, forse no. Il gruppo, nato nel 1999 a Pisa dopo svariati cambi di line-up e di monicker (inizialmente si chiamavano J.F. Afterworld) trovano una formazione stabile solo nel 2006, in seguito al cambio del 50% della musicisti.
Dopo aver battuto molti locali dell’hinterland pisano insieme a nomi più “illustri” come Acid Brains e Unnamed sfornano Jason Silence, unico lavoro sino ad oggi, reso pubblico nel 2004.

I quattro toscani propongono un post-grunge con le chitarre sporche in primo piano, e con riff incisivi che rimandano alla scuola grunge ed alternative di Seattle fine anni ‘80 (il pezzo di apertura, “Genus” sembra un tributo alle sonorità dei Nirvana dei tempi di Bleach), senza disdegnare però un post rock\noise che attinge oltre che ai Sonic Youth, anche a prodotti più nostrani, come Marlene Kuntz ed Afterhours, il tutto con una sana attitudine indie.
Patrick, voce del gruppo utilizza un cantato in inglese, per dare un tocco di “internazionalità” alla proposta del combo, Spadino (batteria) ed Emiliano (basso) pompano ritmiche punk nel secondo pezzo “Jason Silence”, mentre la chitarra di Francesco spara un riff molto aggressivo e “marziale”. Il pezzo più riuscito della demo però, va ricercato in “Amsterdam”. L’attacco di batteria è un colpo allo stomaco, l’incedere può vagamente ricordare sonorità crossover, la timbrica di Patrick si fa oscura e sofferta, davvero un bel pezzo. Conclude il tutto “Gift”, dall’andamento lento e cadenzato, dove le sonorità post punk e new wave di inizio anni ’80 sembrano trovare il perfetto punto d’incontro.

Dunque, possiamo tranquillamente “bollare” la prima prova dei Michael’s Classroom come buona dal punto di vista della qualità media dei pezzi, un po’ meno per la qualità del demo, mixato a volumi diversi da pezzo a pezzo ed eccessivamente ruvida (ma questo potrebbe essere voluto).
Da tenere d’occhio, in attesa di una seconda realease.

Inserire il voto in centesimi, ad es: 70/100


Patrick: Voce
Emiliano: Basso
Spadino: Batteria
Francesco: Chitarra
Pippo: Chitarra

Anno: 2004
Label: Autoprodotto
Genere: Post Grunge

Tracklist:
01. Genus
02. Jason Silente
03. Amsterdam
04. Gift

 

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin”. Se vuoi saperne di più sull’utilizzo dei cookie nel sito e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie .

Accetto i cookie da questo sito.