Home Recensioni Album Ellen River - Lost souls

Ellen River
Lost souls

Quando la classe non scaturisce dal nulla ma da un concreto talento ed il fascino che scorre senza intoppi in un fiume di suggestioni serpeggianti, il risultato è “Lost souls”, secondo lavoro di Ellen River, moniker non scelto a caso da Elena Ortalli: River, testimonia quel fiume tracimante di espressività, sentimenti, inciampi, rinascite, contrasti, antitesi di vita e li snocciola con una convinzione che alligna in ogni nota dell’album.
Non ha più bisogno dei “cercatori” del nome d’esordio (Ellen & The “Seekers”) in quanto, ora, è maturata per trovare le risposte in primissima persona, senza vanterie ma con la piena coscienza dei suoi mezzi e forte del sostegno di una band da capogiro: ossia, il nucleo pulsante dei Rocking Chairs che, tradotto, sta per Antonio Rigo Righetti, Robby Pellati e Mel Previte. E già, la presenza di Lor Signori, può scatenare vertigini e se, in aggiunta, il tutto è decorato dall’ugola raffinata della River, arduo fare cilecca. Dopo la premessa di “Walking by the River” che ci catapulta in atmosfere attorno ad un falò riflessivo e distensivo, le chitarre di Previte si fanno largo in “An Ocean Away” e delineano una tratta rockeggiante con tanto di minima tribalità che bacia al meglio la causa. Invece la title-track e “Seahorses” si notano per l’effettistica vibrante e riverberata della sua pedaliera, che attenua il clima minimale per dar risalto all’elegante vocalità di Ellen. Magari, nella tracklist si potrebbe avvertire la mancanza di un brano grintoso (tipo “You Oughta Know” di una delle sue ispiratrici Alanis Morissette), ma le formulazioni e i contenuti dei brani sanno riempir bene lo scenario con indiscutibile concretezza. “Someone else’s memories”, dal misurato sapore pop, scandisce l’equilibrio della cifra stilistica della River, ammaliando l’orecchio con fascino internazionale. L’inizio 'a cappella' di “Sha la la la” lascia presagire la netta intimità espressiva che caratterizza l’intero l’episodio, mentre “Love won’t go anywhere” fa battere il piedino con i brillanti riff di chitarra e basso che viaggiano in pregevole simbiosi. Ancora sonorità ridotte per consegnarci la conclusiva “Starting all over again”: un titolo che suona come un arrivederci per “Ricominciare tutto da capo”, con un finale in cui Ellen si fa da parte e lascia dialogare a lungo gli strumenti. In definitiva, con l’opera seconda, l’artista non è più meramente spettatrice ma regista di fluttuazioni introspettive che ha pennellato ad arte, puntando alla semplice essenzialità e, da questa, ha estratto un vulcano di zampillante energia, esploso in lapilli di pura poesia.

 

Year: 2018
Label: NewModelLabel
Genere: Soul, folk, blues, rock

TRACKLIST :
01 - Walking by the River
02 - An Ocean away
03 - Lost Souls
04 - Seahorses
05 - Someone else’s memories
06 - Sha la la la
07 - Love won’t go anywhere
08 - Starting al lover again

FORMAZIONE:
Ellen River: voce
Antonio Rigo Righetti: basso
Mel Previte: chitarre
Robby Pellati: batteria

 

 


Banner

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin”. Se vuoi saperne di più sull’utilizzo dei cookie nel sito e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie .

Accetto i cookie da questo sito.