Ayreon
Universe "Best Of Ayreon Live"

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A poco più di sei mesi dall’evento, come promesso da Lucassen, vedono la luce i supporti audio/video ufficiali rappresentativi dei concerti tenutisi il 15-16-17 Settembre 2017 in quel di Tilburg (Paesi Bassi) e precisamente al Poppodium 013.

Nello specifico, quella pubblicata è l’intera serata del 16 senza alcuna selezione delle altre due serate. Per chi non avesse letto la nostra recensione della serata del 17, alla quale il sottoscritto è stato presente e per la quale è stato anche prodotto un corposo foto-report (qui riportato), le tre serate sono state le sole e uniche, non facenti parte quindi di un tour con varie date in giro per il mondo. Per i dettagli della serata del 17 Settembre, consigliamo la lettura alla pagina dedicata (qui riportata), mentre ci dedichiamo in questa sede a commentare questa nuova ed agognata pubblicazione discografica.

Agognata perché, come è oramai noto a tutti, Lucassen è un tipo molto schivo, in particolare con il suo progetto Ayreon, tanto che le sue ultime apparizioni in pubblico con un concerto di tale portata risalgono allo Star One “Live on earth”, pubblicato nel 2003. Fuggevolezza che comunque non è venuta meno in questa occasione, vista la sua scarsa presenza sul palco, relegata a soli tre brani degli ultimi quattro in scaletta. Gli artisti coinvolti si sono comunque sobbarcati l’onere di affrontare una platea di scalmanati desiderosi di vedere il loro beniamino, che li ha onorati della sua presenza solo per poco più di mezz’ora, incluso il lungo discorso di ringraziamenti. Presenza che è stata comunque tangibile dal punto di vista organizzativo e passionale, con una cura maniacale dei dettagli ed un rispetto per il pubblico ai massimi livelli.

Il concerto è stato così pubblicato ufficialmente il 30 Marzo 2018, in vari formati, audio e visivi per tutti i gusti: cd, vinile, dvd e blu-ray. Quello che spicca di più è comunque il formato ear-book, composto da 2cd+2dvd+blu-ray, allogiati nelle tasche del volume cartaceo delle dimensioni 30x30 cm, di circa 50 pagine, ricco di foto, commenti ed informazioni. Come tutte le precedenti pubblicazioni musicali di Lucassen, anche questo Live è una goduria per gli occhi, il tatto e le orecchie.

Il formato ear-book in particolare è di qualità eccellente come materiali e come grafica, seppur il costo è ovviamente proporzionato e non sempre accessibile a tutte le tasche. I formati video sono suddivisi su due supporti per il dvd, dove il primo è dedicato all’intero concerto della durata di circa 144 minuti, mentre nel secondo è dedicato ai contenuti speciali, costituiti dal dietro le quinte e da alcuni estratti delle prove aperte al pubblico tenutesi agli inizi di Settembre 2017 (ovviamente a pagamento). Gli stessi contenuti sono invece inclusi in un unico supporto per il formato blu-ray. I supporti audio cd sono due, mentre quelli in vinile sono tre, che comprendono l’intera performance musicale, escluso il discorso di Lucassen. Tutti i supporti possono essere acquistati autografati direttamente dal sito della label, con memorabilia....ovviamente a pagamento.

La qualità audio di tutti i supporti è eccellente e la resa sonora è assicurata con tutti i formati, grazie anche alla discretizzazione multicanale di quelli video, opzionabile con quella stereo. Il suono è molto corposo, nitido e per nulla affaticante anche se forse le basse tonalità sono leggermente predominanti, il che forse costringerà a ricalibrare leggermente il proprio impianto a chi già è solito ascoltare con il sub-woofer a palla. In ogni caso il suono è pulito e dinamico su tutte le frequenze. La qualità video è altrettanto di ottimo livello, sporadicamente leggermente penalizzata dal maxi schermo posteriore, che ha in qualche occasione disturbato le inquadrature in primo piano, provocando la saturazione dei contrasti.

L’unico aspetto a me poco gradito è stata una regia troppo dinamica e protagonista nel cercare di movimentare “a suo modo” la serata, saltando da una inquadratura all’altra ogni 3 secondi al massimo (ma proprio al massimo), provocando il giramento delle palle...degli occhi e non favorendo la visione ed il godimento delle gesta degli artisti, sia singolarmente e ancor di più d’insieme. Di sicuro questo approccio registico non è a vantaggio di chi soffre di mal di mare, quale io non sono, nonostante avrei preferito una maggiore, seppur non assoluta, staticità. Con questo modo di condurre le inquadrature, il regista ha oltretutto chiarito la sua assoluta incompetenza in campo musicale, ignorando o maltrattando alcuni passaggi peculiari dei singoli strumentisti, batteria e chitarra in primis.

A parte questo neo registico, il concerto è comunque godibile e di grande effetto grazie all’impegno di tutti gli artisti presenti, nessuno escluso. Avendo io assistito in prima persona alla serata del 17 Settembre, quella conclusiva, non ho potuto fare a meno di notare alcune piccole differenze con la serata del 16 pubblicata.

Rappresentanza italiana a Tilburg (di cui uno è anche casualmente redattore AaB)

La prima è che il discorso di Lucassen tenuto il 17, fu sensibilmente più lungo e durante il quale coinvolse la sua assistente Taz nell’elencare i ringraziamenti, invitata per l’occasione a salire su una sedia per poter essere alla sua altezza, nonostante neanche questo bastasse a superarlo.

La seconda è che il 17, la partecipazione scenica di Lucassen, fu leggermente più enfatica e coinvolgente...per quel poco che durò la sua apparizione.

Infine il 17 Settembre Robert Soeterboek, scimmiottò Edward Reekers, indossando a sua volta la sciarpa bianca e lanciandosi in qualche esilarante movenza provocatoria, mentre lo show comico di Peter Vink e il suo basso rosa fu un poco più duraturo.

 

Peccato solo che nei supporti video, al termine dello show, sia stato ignorato lo stage diving Damian Wilson seguito a ruota da Maggy Luyten (a sx nella foto).
Solo nel booklet è presente una foto di Damian in posa plastica mentre fa surf tra le braccia dei fans, ma non viene citata Maggy intenta contemporaneamente nella stessa attività ludica. 



Comunque la si metta questa uscita discografica è un must per tutti gli appassionati di Lucassen....e poi come perdersi la performance vocale di Ed Warby, lanciatosi in un estemporaneo ma programmato vocalizzo, con la conseguente ovazione del pubblico. Proprio non si può rinunciare a questa chicca.

L’appuntamento è fissato quindi tra qualche altro decennio... forse... Lucassen permettendo.





VOCALIST

Floor Jansen, Damian Wilson, Hansi Kürsch, Tommy Karevik, Anneke van Giersbergen, Marco Hietala, Jonas Renkse, Mike Mills, Marcela Bovio, Irene Jansen, Robert Soeterboek, John Jaycee Cuijpers, Edward Reekers, Jay van Feggelen, Maggy Luyten, Lisette van den Berg, Arjen Anthony Lucassen, Ed Warby


INSTRUMENTALIST
Ed Warby - Drums
Johan van Stratum - Bass
Peter Vink - Bass
Marcel Coenen - Lead guitar
Ferry Duijsens - Guitar
Joost van den Broek - Keyboards
Ben Mathot - Violin
Jeroen Goossens - Flutes, woodwinds
Maaike Peterse - Cello
Arjen Anthony Lucassen - Guitar
Rob Snijders - Drums and percussion

Anno: 2018
Label: Mascot records
Genere: Metal/prog

Tracklist:
01. Prologue
02. Dreamtime
03. Abbey of Synn
04. River of Time
05. Prologue: The Blackboard
06. The Theory of Everything, Part 1
07. The Theory of Everything, Part 2
08. Merlin's Will
09. Waking Dreams
10. Dawn of a Million Souls
11. Valley of the Queens
12. Ride the Comet
13. Star of Sirrah
14. Comatose
15. Day Sixteen: Loser
16. And the Druids Turn to Stone
17. The Two Gates
18. Into the Black Hole
19. Actual Fantasy
20. Computer Eyes
21. Magnetism
22. Age of Shadows
23. Intergalactic Space Crusaders
24. Collision
25. Everybody Dies
26. The Castle Hall

Encore 1:
27. Amazing Flight in space
28. Day Eleven: Love

Encore 2:
29. The Eye of Ra

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