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Il Giardino
Medusa

Secondo album per i cinque sassaresi che si cimentano in un misto di cantautorato pop, electro e alternative, saggiamente condito con marcate influenze rock. Nel complesso, l'incisione è decisamente fruibile e mostra quanto la formazione sarda sia cresciuta e maturata in questi anni, sia nelle composizioni, sia nelle esecuzioni. Le chitarre elettriche costituiscono la base di tutto l’album, protagoniste con riff e arrangiamenti tipici della tradizione di genere. Il risultato si concretizza in sonorità mai morbide, con i sintetizzatori usati come corollario alla genuina manualità dei musicisti. Sul fronte dei testi, siamo fortunatamente lontani da sdolcinate divagazioni sentimentali.

Rigorosamente in italiano, arguti e misurati, si fondono alla perfezione con gli accompagnamenti strumentali, mai in secondo piano, trattato, quasi alla maniera dei vecchi concept, il tema della bellezza cui l'uomo si piega, perdendo di vista la strada maestra. Nei panorami del cantautorato e/o della musica indie nazionale - spesso abusati e, per buona metà, poco orginali, se non banali - dire che questa band merita attenzione è forse poco. Basta un solo ascolto del disco per restare piacevolmente colpiti.

 

Anno: 2017

Genere: alternative rock, cantautorato pop rock, electro rock

Nazione: Italia

Etichetta: Autoprodotto

Distribuzione digitale: Soundaymusic

Promozione: Frank Blob Agency

 

 

Alberto Atzori: voce

Fabiano Musinu: Chitarra

Edoardo Usai: Tastiere

Carlo Manca: Basso

Simone Giola: Batteria

 

1. Medusa

2. Bel rumore

3. Nessun rancore

4. Bambole di carta

5. Vaniglia

6. Non fare il punk!

7. Cicatrici

8. Anemone

 


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