Home Recensioni Album XII Alfonso - Claude Monet Vol. 1 1883/1889

XII Alfonso
Claude Monet Vol. 1 1883/1889

Scritto da Valentino Butti Lunedì 27 Agosto 2007 20:40 Letto : 2852 volte

Primo episodio della trilogia dedicata al pittore Claude Monet da parte dei francesi Douze Alfonso (o XII Alfonso, nome curioso che ha origine dalla storpiatura di un brano di M.Oldfield “Don Alfonso” appunto), uscito nel 2002, ricorda gli anni della vita di Monet dal 1883 al 1889, anni di amarezze ma anche delle prime grandi soddisfazioni per il pittore con il trasferimento a Giverny (località a circa 80 km da Parigi) dove col tempo l’artista creerà il suo famoso giardino di ninfee. E la musica direte voi ?
Suddiviso in 16 episodi di breve durata (il brano più lungo raggiunge i 7 minuti), l’album ci delizia con interventi pacati di chitarre acustiche, di pianoforte, di percussioni mai invasive e con una moltitudine di strumenti atipici per il nostro amato progressive tradizionale: si amalgamano felicemente al flauto di bambù il liuto vietnamita, all’arpa la fisarmonica o l’ocarina, ma tutto questo spiegamento di suoni non appesantisce l’opera che anzi acquista un fascino sottile ed elevato.
Tra le tracce, di cui solo 4 cantate, vorrei segnalarvi “Les beaux jours de Giverny”, condotta da un bel pianoforte e da una evocativa voce femminile (Catherine Alcover, una delle numerose partecipanti al progetto) in cui par quasi di vedere Monet passeggiare lungo la Senna o nei campi di papaveri vicini alla sua abitazione ed inebriarsi di quella luce che poi trasporterà nei suoi quadri.
Qua e là fra i brani fanno capolino una bella chitarra elettrica (di hackettiana memoria, dell’Hackett solista per intendereci), delle tastiere mai ridondanti e talvolta, un sentore retrò da “fin du siecle” ed un accenno folk che contribuisce ad evocare la terra, l’aria, ma perché no, anche il mare della riviera che saranno soggetti privilegiati dell’opera del Maestro.
Altri brani ancora confinano con il jazz (mai noioso però), altri ricordano le opere di A.Phillips o di M.Oldfield in un crescendo emotivo costante e raffinato.

Siamo lontani, lo avrete capito, dai canoni prog tradizionali, niente assoli chilometrici, siano essi di chitarra o di tastiere, niente muscoli, ma una classe superiore.
Raccomandato.

85/100

François Claerhout: Piano, tastiere, percussioni, chitarra acustica, batteria, sampling
Philippe Claerhout: Chitarra, basso, armonica, tastiere, percussioni
Michael Geyre: Piano, tastiere, hammond, fisarmonica, percussioni
Thierry Moreno: cori, percussioni
Laure Oltras: Testi

Guests:
Catherine Alcover: Voce [8,13]
Bevinda: Voce [2,15,16]
Anne-Laure Meladeck: Arpa [13,15]
Claude Aufaure: Narrato [1,3,4,6,11,14]
Ian Bairnson: Chitarra [14]
Joon Claudio: Flauto di bambù [2]
Stéphane Rolland: Chitarra [1,5,16]
Jean-Luc Trentenaere: Chitarra [5]

Anno: 2002
Label: Musea
Genere: Progressive Rock

Tracklist:
01. Chemins Dans Les Falaises
02. Je Vous Ecrivais
03. Giverny
04. Un Jardin Qui Ne Ressemble A Rien
05. Des Saisons Sur Les Toiles
06. L'Echappée Belle!
07. Conflits
08. Les Beaux Jours De Giverny
09. La Fanfare Rouge
10. Le Fantôme De L'Ile Aux Orties
11. Les Cathédrales Immergées
12. L'Œil Cannibale
13. Antibes
14. Les Arcanes De L'Air Bleu
15. Errances
16. L'Ame De L'Hiver

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