Fates Warning
Theories of Flight

Stampa

Formula che funziona non si cambia: questo è oramai lo spirito che accompagna da alcune decadi i Fates Warning.
A distanza di tre anni dall’ottimo Darkness in a different light (pubblicato dopo 9 anni dal precedente FWX), nel quale era già avvenuto l’avvicendamento nella line-up con Bobby Jarzombek alla batteria, degno sostituto dell’indimenticato Mark Zonder, con questa nuova incisione intitolata Theories of Flight, la formazione capitanata da Jim Matheos si riconferma tra le più longeve ed affidabili band metal-prog degli ultimi trent’anni.
Rispetto all’album precedente, la line-up è rimasta pertanto quasi intatta se non fosse che Frank Aresti non sembra più figurare come membro ufficiale ma solo come ospite, al quale sono stati riservati due unici assoli, rispettivamente nelle tracce 1 e 5, oltre a non comparire nella foto di gruppo. Altro analogo contributo è stato poi riservato a Mike Abdow, con l’assolo nella traccia 1, poco prima di quello di Aresti.

Per il resto la oramai collaudata simbiosi tra Matheos, Alder e Vera, non sembra conoscere crisi, se si esclude ovviamente la “pausa riflessiva” di appena nove anni che i nostri si sono concessi nel 2004 dopo l’abbandono di Zonder, sostituito estemporaneamente già nel tour del 2005 (Live in Athens) dall’ottimo Nick D’Virgilio (ex Spock’s Beard). Ritrovata quindi la vena compositiva, mai peraltro persa se si considerano gli altri progetti paralleli dei singoli artisti (tra tutti gli O.S.I.), i FW sembrano aver imboccato nuovamente la strada per una nuova prolifica attività artistica, grazie anche alla new entry Jarzombek, il cui apporto tecnico ha poco da invidiare al suo predecessore. Con questa nuova incisione i FW sembrano quindi far parte di quella limitata schiera di artisti incapaci di sfornare prodotti scadenti. Sia chiaro che le differenze qualitative, legate anche al gusto di chi ascolta, sono inevitabili. È però innegabile che a partire dal 1989 con Perfect symmetry abbiamo assistito ad un crescendo professionale che ci ha regalato gioielli del calibro di A pleasant shade of gray, Disconnected, per non parlare del doppio live Still life, a mio avviso tra i più bei concerti della storia della musica, per espressione musicale e per qualità audio. Eccellente è stato anche FWX e sicuramente anche Darkness in a different light del 2013, al quale va ad accodarsi senza sfigurare questo nuovo Theories of Flight.

Sicuramente i fans di vecchia data dei FW, troveranno in questo ultimo album, molti elementi comuni a quelli precedenti e forse anche tante cose già sentite, ma va dato atto che il lavoro svolto è stato eccellente e la scaltrezza artistica di Matheos ed Alder è riuscita a rendere apprezzabile anche questi aspetti.
Sonorità massicce, strutture intelligenti, ed accorte calibrazioni delle proprie capacità (tra tutti un plauso va ad Alder) hanno permesso la produzione di un solido album, nel quale i tecnicismi la fanno da padrone e gli eccessi sono banditi.

Volendo dare un termine di paragone con l’album precedente, direi che siamo perfettamente in linea e sicuramente resterà negli annali come uno dei più bei lavori della band statunitense. Un’ultima nota va dedicata alla special edition, che comprende un cd bonus nel quale sono presenti sei tracce acustiche, delle quali tre sono vecchi brani dei FW, mentre altre tre sono cover di altri artisti.



 

Jim Matheos: Guitars
Ray Alder: Vocals
Joey Vera: Bass and background vocals
Bobby Jarzombek: Drums

Guest
Frank Aresti: guitar solo tracce 1 (min. 5:32) e 5 (min. 3:42)
Mike Abdow: guitar solo traccia 5 (min. 3:15)

Produced by Jim Matheos
Mixed/mastered by Jens Bogren at Fascination Street Studios (Opeth, Symphony X).

Anno: 2016
Etichetta: Inside Out
Genere: Metal-prog

Tracklist:
CD 1
01. From The Rooftops
02. Seven Stars 
03. SOS 
04. The Light And Shade Of Things 
05. White Flag
06. Like Stars Our Eyes Have Seen
07. The Ghosts Of Home 
08. Theories of Flight 

CD2 - Special edition acoustic Bonus Disc
01. Firefly 
02. Seven Stars
03. Another Perfect Day 
04. Pray Your Gods 
05. Adela 
06. Rain



Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin”. Se vuoi saperne di più sull’utilizzo dei cookie nel sito e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie .

Accetto i cookie da questo sito.