United Progressive Fraternity
Fall In Love With The World

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Non ho ben capito se gli Unitopia hanno cessato di esistere, non sono circolate voci sul loro scioglimento. Gli australiani Unitopia sono stati una delle band più interessanti dell’Universo progressivo ed hanno dato vita a tre ottimi lavori come “More Than A Dream”, “The Garden” e “Artificial”, album ricchi di sonorità molto fantasiose e con incursioni nella cultura araba.

Dopo un live “One Night In Europe” ed un album di cover “Covered Mirror Vol. 1: Smooth As Silk”, la band sembra essere sparita nel nulla, ma Mark Trueack, Matt Williams, Tim Irrgang e Davd Hopgood, hanno creato gli United Progressive Fraternity, a cui si sono aggiunti Guy Manning, Dan Mash e Marek Arnold. Fall In Love Wit World non si discosta molto dal sound degli Unitopia ed è veramente ricco di varie sfumature.

“We Only Get One World (Overture)” è un’ intro strumentale dalle mille sfaccettature, dove convivono sonorità classicheggianti, world music, percussioni tribali, ambientazioni da colonna sonora ed ovviamente il miglior rock progressivo e la successive “Choices” continua con sonoritò derivanti dalla musica araba ed ancora prog e contaminazioni fusion, con sax e clarinetto. Anche “Intersection” è un brano ricco di momenti fantasiosi, tra momenti melodici ed altri jazzati, fino ad arrivare ai limiti dell’hard rock ed anche con momenti acustici e in “The Water” tornano le contaminazioni con la musica araba ed un ospite speciale impreziosisce le parti vocali, l’ex Yes Jon Anderson. Altro ospite speciale è un'altra grande icona del progressive, l’ex Genesis Steve Hackett, anche se non è segnalato e non si capise bene in quale brano o se in sporadiche apparizioni del corso dell’album.

Si cambia totalmente con “Don’t Look Back – Turn Left”, un pop rock intelligente e raffinato che getta un ponte tra Sting e Peter Gabriel e “Travelling Man (The Story Of ESHU)”, ricolora il tutto con varie atmosfere, dal prog romantico di scuola Genesis, fino al prog metal dalle tinte orientali che rimanda direttamente agli Orphaned Land, il tutto in più di ventidue minuti di splendide sonorità. In Chiusura le tinte acustiche e folk di “Fall In Love With The World”, la title track ed un tuffo nel rock più semplice con “Religion Of War”. Fall In Love With The World sembra voler continuare il discorso lasciato in sospeso dagli Unitopia e se United Progressive Fraternity è un nome troppo lungo, potete tranquillamente chiamarli U.P.F..


83/100


Matt Williams: Chitarra
Dave Hopgood: Batteria
Tim Irrgang: Percussioni
Mark 'Truey' Trueak: Voce
Guy Manning: Tastiere e chitarra
Marek Arnold: Sax e clarinetto
Dan Mash: Basso

Special Guests:
Jon Anderson: Voce in "The Water"
Steve Unruh: Violino e flauto
Steve Hackett: Chitarra
Claire Vezina: Cori 
Guillermo Cides: Stick Bass in "The Water"
Britanny Trueak: Cori
Holly Trueak: Cori
Jonathan Barrett: Fretless Bass in "Fall In Love With The World"
Ian Ritchie: Sax e flauto in "Fall In Love With The World"
Steve Layton: Programmazione ed arrangiamenti in "The Water

Anno: 2014
Label: Inside Out
Genere: Progressive Rock

Tracklist:
01. We Only Get One World (Overture)
02. Choices
03. Intersection
04. The Water
05. Don't Look Back - Turn Left
06. Travelling Man (The Story Of ESHU)
07. Fall In Love With The World
08. Religion Of War


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