Scritto da Fabio Loffredo Martedì 22 Aprile 2014 21:14 Letto : 1906 volte
Dopo 36 anni dall'uscita di “Kingdom Of Madness”, i Magnum arrivano al diciottesimo album in studio e l'inesorabile orologio del tempo, sembra essersi fermato a moltissimi anni fa, perchè Escape From The Shadow Garden sembra conservare ancora quella freschezza, quella passione, quel tocco di classe che la band ha sempre avuto, sia nelle produzioni più eccellenti, che in quelle più vicine ad un sound radiofonico e più commerciale.
Molto bello anche il disegno di copertina, creata dalla fantasia di Rodney Matthews, già autore delle copertine di Asia, Nazareth ed Eloy, che raffigura lo Storyteller, stanco e triste, seduto ai piedi di un albero gigantesco che sembra beffeggiarlo e dietro una creatura malvagia che lo spia. Una fantasia che ha sempre contraddistinto molti lavori della band. Escape From The Shadow Garden prosegue il discorso dell'ultimo decennio della band, con ottimi lavori, anzi sembra avere un tocco di classe in più, grazie a brani che ripercorrono la loro intera carriera. “Live 'Till You Die” ha un'intro sinfonico, poi il brano prende forma in pieno Magnum style, con le chitarre morbide di Tony Clarkin, le tastiere molto orchestrali di Mark Stanway e la sempre ottima voce di Bob Catley e “Unwritten Sacrifice” ha un grande groove, grazie all'ottimo lavoro svolto dalla chitarra di Clarkin ed alle atmosfere create dalle tastiere e “Falling For The Big Plan” è trascinante e melodica, come da molti anni i Magnum riescono a fare alla perfezione. 79/100
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Anno: 2014 |