|
Il loro sound è pieno e capace di coinvolgere, si tratta di una esecuzione e di un feeling che sa di rock band attempata e di esperienza, dove le chitarre riempiono il sound e tutte le song, con una batteria molto pertinente che accentua e migliora tutti i passaggi ed incroci ritmici e tempi articolati da piacevole visibilio. I punti fermi dei teramani sono una discreta esperienza e capacità esecutiva, e un grande background che si rifà a mostri sacri quali Led Zeppelin, Jimi Hendrix, Rolling Stones, Guns 'n' Roses, Whitesnake, Bon Jovi e anche qualcosa di rock moderno e sempre dal calore e dalla vivacità 'neri'. Il loro disco Valkirja è un album davvero piacevole e bello, i brani tutti si lasciano ascoltare e piacere dal primo all'ultimo anche perché dosati e miscelati alla perfezione e poi ci sono vari momenti dove ci si lascia trascinare da una verve davvero ispirata e che certo non lascia imbarazzati durante un loro show tutto sempre contornato da incalzanti riff di chitarra e marcati accenti Hard rock ("Too Bad"). Il primo impatto è suadente e ammaliante, la bella "The Beginning" è un brano che si discosta dagli altri, pare più raffinato quasi marcatamente pinkfloydiano e di certo è quello che più mi ha impressionato, poi nel proseguo si sente la vena rock che si assesta su ritmi e impostazioni potenti e calde che sono contornati da una voce imponente e roca al punto giusto, e da un bel lavoro di chitarre che spesso si ricorrono e che si danno il cambio spesso e volentieri, e da una batteria in pieno stile glam rock in alcune circostanze in pieno stile Bon Jovi. Il disco si tiene poi sempre sugli stessi livelli con qualche bel acuto e qualche caduta di tono (leggi ballades) come per "Walk On By Myself", ma ciò che denoto è certamente il fatto che il disco ha una certa fase calante dal primo all'ultimo brano in quanto il sound propone un buon arrangiamento tra tutti gli strumenti ma che va a danno dell'originalità verso un sound più rotondo. Ma il disegno della band è chiaro però, il marchio distintivo è la caratterizzazione del tipico sound con i sui palesi cliché per essere meglio assimilato in fase di performance dal vivo e di certo i 4 elementi ci riescono appieno. Per una rockband con esperienza decennale la rielaborazione del rock e la sua trasposizione richiede una certa padronanza e i RockRace ce l'hanno, in loro scorre sangue rock e l'esecuzione della migliore produzione rock degli ultimi 30 anni con una giusta dose di italianità che non manca e che si sente e non dispiace stavolta nonostante i 4 siano certo riferiti più verso lidi che si affacciano sul nuovo continente.Valkirja è un disco autoprodotto dal sapore live dove i riff convincono e non lasciano indifferenti (senti per esempio la bella "Valkirja"). In soli 40 piacevoli minuti dimostrano un mood tipicamente rock e un’attitudine verso la musica d’impatto immediato, dove i giri blues fanno da contro-telaio a ben più cadenzati e definiti ritmi e intrecci, per esempio in "I Hate The World" si ha costrutto differente e più europeo. "Hole In My Soul", si rituffa su campi più melodici e easy rock, ma la title track "Valkirja" riaccende i motori accompagnando l'ascoltatore sino alla fine con un facile dinamismo che non distorce e che porta i Rockrace ad un meritato applauso.Questo è un album che si può definire utile e capace di interesse da parte degli intenditori, ben realizzato e suonato, pensato e fatto anche con il cuore caldo, un lavoro minuzioso dove si sente la mano capace e sensibile degli artisti pur non avendo una pretesa di innovazione e rivoluzionari intenti. Sarei curioso di sentirli dal vivo dove credo darebbero il loro massimo a suon di decibel. Completa la recensione il bel artwork del cd, professionale e completo di testi, acquistatelo, il sound potrebbe anche piacere ad un pubblico non proprio di teenager, ma anche di appassionati cinquantenni rockettari... Seguite la band sul loro sito: http://www.rockrace.it 70/100
|
Rudi Baiocchi: Voce Anno: 2013
|
