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Amber Tears
Revelation Of Renounced

Un disco che ha avuto bisogno di anni di gestazione non può che essere completo e ricco di saggezza si presume. 

Dalle note biografiche del gruppo traspare l' origine pagan doom metal del progetto, le influenze musicali conclamate (Gods Tower, Amorphis, Moonsorrow e Anathema), l’affermazione che l’intero lavoro è una sintesi del cammino verso la maturità artistica dei vari componenti, un excursus nel concetto di ritorno in armonia con la natura perso nei meandri del tempo a causa di dolore, di depressione, sogni disillusi, di amore e morte immeritata, mi faceva pensare a qualcosa di molto meditativo, criptico e nichilista anche nel sound. Invece, se gli Amber Tears provenissero dalla Finlandia o Svezia probabilmente non sarebbero sconosciuti e misconosciuti come probabilmente accade a causa delle loro origini Russe e della difficoltà che questi gruppi, seppur molto validi, hanno ad imporsi nel mercato europeo e americano, nessuno o quasi (come me d'altronde) si meraviglia comunque che questo cd trovi spazio e audience esclusivamente e solo nel suolo asiatico e dintorni, ma dal death metal melodico degli Amber Tears si possono sentire tutti i dettami del genere, specialmente europei.

Dagli esordi del disco si riscontrano immediatamente le caratteristiche principali del gruppo, ovvero pulizia di suono, spiccato senso della melodia e assoluta classe nelle dosi di intrecci musicali e riffing, gli Amber Tears hanno dalla loro la maestria e spostano il proprio raggio d' azione attorno ad un gothic metal morbido contaminato dai soliti nomi del doom in genere ma con un mood tutto nord europeo e un tocco di pesantezza death che non guasta mai, specialmente considerando le vocals sporche di livello baritono.
Una miscela sonora esplosiva e certamente d' impatto, personale quanto basta, con tonnellate di accenti melanconici e melodia elegante, aperture operistiche e direttamente puntate al cuore e alla mente dell’ascoltatore, caratterizzati non di meno da una vena leggermente progressiva, orientaleggiante e catatonica, passaggi pieni di pathos ed una prestazione alla ritmica davvero notevole per la sua imponenza e maestosità.
Revelations Of Renounced” è disco che fa venire i brividi, per gli amanti del goth doom death ma stavolta elegante e raffinato, semplice, senza fronzoli e barocchismi posticci: la risultante è il raggiungimento di un apice artistico notevole se consideriamo la lontananza della scena russa dalla nostra. Spero che il tempo non rovini le ottime speranze che riponiamo su questa band, sono senza parole, direi solo: Grandi.
Tracce come “Through Autumnal Rain”, “On the Way of Shadows”, “Renounced Solitude”, sono tutte da assaporare con gusto e nel sereno della propria tranquillità e perché no del proprio tempo passato in solitudine.

80/100


Anton Bandurin: Voce
Dmitry Tschukin: Chitarra
Alexey Ryliakin: Chitarra
Dmitry Slipchenko: Basso
Victor Kulikov: Batteria

Anno: 2006
Label: Stygian Crypt
Genere: Folk/Doom Metal

Tracklist:
01. Intro
02. Through Autumnal Rain
03. Leaving Tears
04. Under the Fields of Ages
05. Call of the Dreams
06. On the Way of Shadows
07. Snow
08. Renounced Solitude

Sul web:
Amber Tears @MySpace

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