Strip In Midi Side
Non Ti Amo Più, Amore

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Pensate agli anni ’80. Non pensate al lato scintillante, disinvolto, smaliziato e paillettato del decennio; pensate agli anni ’80 più scuri e tormentati. E pensate alle atmosfere gelide che quell’elettronica riesce ad evocare ed introdurre nel panorama musicale, non solo underground. Il processo tecnologico che semplifica la vita quotidiana e che allo stesso tempo porta alienazione e cambiamenti radicali nelle dinamiche dell’essere umano.

I synth, il cubico andamento degli arpeggiatori, la geometria architettonica. In uno scenario futuristico visto dal passato, che altro non è se non il nostro presente, i salernitani Strip In Midi Side inseriscono il loro secondo disco, Non Ti Amo Più, Amore, il primo cantato in italiano dopo l’esordio in inglese con Your Stripping Experience dell’autunno 2010.
Nati nell’estate 2007 da un’idea di Giotto, Maks ed Amon, ed affiancati prima nei live e poi come parte integrante della band da Akrid, i S.I.M.S (il riferimento al videogioco sarà casuale?) rafforzano l’elemento politico e di lotta anche nella descrizione criptata dei ruoli dei componenti della band: Giotto – decostruzione, Maks – depistaggio, Akrid – destabilizzazione, Amon – sabotaggio.

Basati su strutture principalmente elettroniche, gli undici brani riescono a mescolarsi con riff quadrati di chitarra e basso, tenendo in equilibrio il disco tra elettronica, new wave ed electropop, e dotandolo di una spiccata personalità. Si parla di agenzie di rating, sesso, potere, economia, attualità: tematiche forti, talvolta ironiche, più spesso dal tono polemico e pessimista, inevitabilmente influenzate da una scurezza musicale che ricorda i film di Carpenter, i Depeche Mode o il Franco Battiato anni ’80, fino ad arrivare ai giorni nostri con Bluvertigo e Subsonica.

Ben realizzato e ben suonato, pecca forse a volte per quanto riguarda le parti vocali: se in alcuni passaggi sembra una scelta voluta, evocatrice di un cantato perfettamente inseribile nel mood del brano, più spesso risulta un po’ debole rispetto a basi elettroniche veramente di alto livello, soprattutto in brani come “Voragini”, “Resistenza” ,“Istante Insano”; in definitiva, comunque, un ottimo lavoro, che si fa apprezzare per la forte personalità musicale e la forza delle tematiche affrontate.

73/100


Luigi Buonaiuto (Giotto): decostruzione
Emanuele Sirica (Maks): depistaggio
Marco De Filippo (Amon): sabotaggio
Luca De Filippo (Akrid): destabilizzazione

Anno: 2012
Label: New Model Label
Genere: Elettronica

Tracklist:
01. Ci Metto La Faccia
02. Voragini
03. V.agra In Tasca
04. Moody’s
05. Resistenza
06. Istante Insano
07. Dinosauri
08. Di Chi E’
09. Le Sue Favole
10. Nulla Da Perdere
11. Quarto Potere

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