Davide Matrisciano
Traffico Di Pulsazioni

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L’ambient si evolve, cambia forma e trasmuta in qualcosa di completamente diverso. Ci prova in questa trasformazione Davide Matrisciano, il quale, con il suo ultimo lavoro, tocca dimensioni opposte con ogni singola traccia, ma con qualche riserbo. Nasce a Napoli nel 1985. Inizia a studiare musica all’età di 13 anni. Tra il 2007 e il 2011 diventa presidente di due associazioni culturali, la “Lilith Club” e “Il Mantello e La Spiga”. Alla fine del 2011 ed agli inizi del 2012 cura la prefazione del libro “Insonnie” di Salvatore Massimo Fazio e “Il Silenzio Profano” di Francesco Capasso. Adesso ha iniziato anche una collaborazione con la casa cinematografica tedesca, la “Brandl Picture”. In parole povere un ragazzo che si da molto da fare.

Il cd, composto da 9 tracce, è fatto di suoni sfuggevoli e melodie accennate. Li accomuna il fatto di avere un’introduzione crescente molto lieve, un picco centrale fortissimo e poi sfumare nella chiusura. “Sistematico”, il primo brano, è caratterizzato da loop riverberati e ritmiche di sottofondo molto leggere. “Gente in piazza” è un guazzabuglio di suoni messi perfettamente a tempo. “Passeggio Tra Luci Psichedeliche” mi fa temere che siano tutte melodie campionate e messe su una griglia di ProTools. “Aria Nuotatrice” ha una parte centrale fantastica, ma decade in un istante in suoni da videogioco. “Spine Inermi” ha degli strani violini iniziali e syntetizzatori  al limite del sincopato che creano il ritornello. “Incredibili Visioni” contiene il fax-simile della melodia di un carillon, “Noia e Affanno” sembra la colonna sonora di un film di vichinghi, violini malinconici iniziali, ritmiche tribali centrali (potrebbero essere dei Taiko giapponesi) e di nuovo un synth potente in chiusura. “Corolle di Grida” sono suoni che si susseguono senza tempo. “Ho Frenato La Cascata” ha una bella ritmica e qualche melodia interessante, ma non contiene ne metrica ne rigore.

Allora, mi sento di fare due differenti critiche conclusive, una positiva e l’altra negativa. Di positivo direi che l’idea è buona, un album simpatico da ascoltare, crea un clima rilassato, non ha suoni fastidiosi o frequenze altissime, quasi infrasuoni, che a volte si trovano in questo genere musicale, quindi un punto a favore per l’eliminazione di rumori estrusi … ma in negativo devo dire che mi è parso un lavoro abbastanza acerbo. L’impressione generale che mi ha comunicato l’album è che aprendo ProTools ci abbia trovato dentro una galleria di suoni e loop vari, li abbia incollati in sequenza sulla griglia per poi fare un leggero mixaggio ed un veloce master (ritengo si possa riferire a questo il nome “traffico di pulsazioni”, perché intuisco il traffico e denoto le pulsazioni, senza far intendere il frastuono). Un album del genere nato a metà anni ’90 in Inghilterra, sarebbe stato messo in vetrina assieme ad Aphex Twin o Squarepusher, ma ora come ora, su larga scala, risulta surclassato. A me dispiace fare un commento negativo, mi sento in imbarazzo, tuttavia ascoltandolo percepisco la sensazione di una cosa poco studiata. Questa è solo una sensazione, in realtà non conosco il lavoro che c’è stato, perché fisicamente non ero li, e quindi non posso giudicare la fatica che ha richiesto la realizzazione del disco… porto sempre grande rispetto per i giovani che hanno il coraggio di proporre e credere nei loro progetti, da questo punto di vista stimo molto il nostro Davide, che ha molta voglia di fare e che ha il coraggio di presentare qualcosa che va controcorrente rispetto alla moda del momento … In sostanza l’intento è buono, ma ha bisogno di crescere e maturare; se prendiamo questo lavoro come il punto di partenza per qualcosa che si evolverà in un ambient più definito e metodico, allora diventerà un progetto valido e degno di nota. Comunque tutto si concentra nel titolo dell’album… un nome, un perché.

59/100


Davide Matrisciano: Tutti gli strumenti

Anno: 2012
Label: Prehistorik Sounds
Genere: Ambient/Elettronica

Tracklist:
01. Sistematico (giorno acefalo)
02. Gente in piazza
03. Passeggio tra luci psichedeliche
04. Aria nuotatrice
05. Spine inermi
06. Incredibili visioni
07. Noia e affanno
08. Corolle di grida
09. Ho frenato la cascata

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