Systr
Gazole

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I Systr, formati in Francia nel 2005, arrivano al debutto nel 2011 per SG Records, dopo vari anni di attività live che hanno visto anche importanti avvicendamenti all’interno della line-up, presentando dieci pezzi di robusto industrial-metal dai pesanti risvolti elettronici, seguendo le orme di Deathstars, Manson(in particolare il primo periodo), ma soprattutto Rammstein, ai quali sono accomunati dall’uso quasi caricaturale dell’inglese deformato dall’accento (tedesco per il gruppo di Till Linderman, Francese per i Systr), da un cantato iper-testosteronico e dalla presenza di una sezione elettronica aggressiva fatta di synth acidi, con anche ampie concessioni a ritmi e suoni che per certi versi richiamano certa elettronica europea anni ’90-’00, (con la voce femminile di “Remaining Silence” siamo in pieno elettro-pop) con abbondante aggiunta di muri di chitarre. Il gioco di alternanze fra l’industrial pestone e i tappeti di synth infarciti di melodie ariose funziona(vedi l'ottima "The Race", momento migliore del lavoro), rendendo piacevoli anche brani che non brillano per fantasia, ma a volte stanca un po’, dimostrandosi eccessivamente presente nel lotto di canzoni. Inoltre, è fra gli elementi (di un altro parlavo più sopra) che rendono un po’ eccessiva, almeno alle mie orecchie di ascoltatore dei Rammstein, la somiglianza del sound dei Systr con quello del gruppo teutonico. E’ un bel sound, neanche troppo abusato nel panorama metal , ed è un peccato che i Systr seguano la strada maestra anche a proposito di quei pochi elementi, come il cantato, che se sviluppati in maniera personale avrebbero dato tutta un’altra luce alla proposta del gruppo francese. Comunque, nel songwriting di Gazole ci sono sufficienti elementi per valutare il lavoro positivamente, a prescindere dal problema di cui sopra: la maggior parte dei pezzi, soprattutto nella prima metà dell’album, funziona bene: molte melodie coinvolgenti, anche se a volte ruffiane, cori azzeccati(la grintosa “The Race”, e anche sotto il profilo strumentale un plauso va alla sezione elettronica, particolarmente presente, che non mostra mai particolare originalità o ricercatezza, ma che ben si amalgama ai muri di chitarre, donando sia ai pezzi più tirati che a quelli più lenti quel quid che alla fin fine è il punto forte dei Systr. Certo, se non sopportate per nulla le melodie un po’ tamarre e ruffiane, tenetevi lontani. Altrimenti, pur senza brillare per originalità né in raffronto al panorama metal, né relativamente al rapporto fra i singoli pezzi dell’album, il quartetto francese offre sicuramente una proposta divertente e dal suono coinvolgente. Da implementare, però, la presenza di pezzi che si discostino un pò dallo schema anthem elettro-metallico, aggiungendo qualche pezzo dal sound diverso in più.

Per quanto riguarda quanto è già presente in gazole, sinceramente i risultati sono fra i momenti più bassi del disco (vedi "Remaining Silence"): nonostante la ricercatezza dei suoni.

73/100


Bagger: Voce
Maverick: Batteria
Kerozen: Tastiera evoce
Testosterone: Chitarra

Anno: 2011
Label: SG Records
Genere: Industrial/Electro

Tracklist:
01. Gazole
02. DBMB
03. Protect Your Horizons
04. The Race
05. Understanding
06. Point Break
07. All Given Words
08. Sportswear (dead or alive)
09. Remaining Silence
10. Superheroes

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