Home Recensioni Album Ondalternativ - Random

Ondalternativ
Random

Buon debutto per i bolognesi Ondalternativ. La band, che da tempo sta suonando in giro per lo stivale raccogliendo premi e apprezzamenti un po' ovunque, era attesa ad una prova in studio bella e convincente. L'impresa è più che riuscita e il disco 'Random' è ora una realtà a disposizione dei fans, sia esistenti che potenziali. Certo, la band è ancora in cerca di etichetta e questo non può che influire su una resa sonora ancora un po' acerba, ma questo non toglie niente alla riuscita del disco, una prova di grande valore sia sotto il profilo stilistico che nell'ambito della maturità compositiva

Il disco si apre con 'Fuoco', brano che mette subito le cose in chiaro in quanto a qualità. Qui ogni membro della band, dai due cantanti alla sezione ritmica, passando per chitarre e sintetizzatori, da il meglio di se in quanto a stile e prova esecutiva, un brano che mette in luce la peculiare e notevole vena creativa che la caratterizza. 'Domani' è una canzone dal contenuto aspro e disilluso che tuttavia arriva a sfociare nella positività, potenzialmente un brano portante per l'album, anche se il fatto che sia molto elaborato finisca col far si che questo risenta di una produzione che non lo valorizza come meriterebbe. Ascoltandola vi renderete conto di quanto questa band meriti una collocazione ben più alta rispetto a quella del semplice gruppo emergente. Si prosegue con 'Non So Che', una canzone d'amore orecchiabile che ha il merito di non scadere in melensaggini nè disperazioni gratuite e banali. Il ritmo cadenzato, incalzante e ballabile la rende anzi assai piacevole, senza tuttavia mai perdere la verve rock che caratterizza lo stile della band. 'Ambiente Zero' è un brano schizofrenico che spazia tra Grunge, Noise, Indie e arrangiamenti elettronici di varia natura. Un brano appetibile che consiglio in modo particolare ai fan del genere. 'Il Volo' inizia con delle atmosfere conferitegli mediante effetti elettronici (caratteristica presente in maniera molto efficace un po' in tutto il disco) che qui danno all'ascoltatore l'impressione di prendere il volo. Appunto. La voce femminile gioca con le armonie fino all'irrompere ruvido di Fabio sul ritornello. Questo, appoggiato su un tappeto sonoro di Grunge in grande stile, da vita ad una combinazione originale e ben riuscita. Il disco prosegue, con pregio e sprezzo del rischio di sembrare vaghi o inutilmente rapsodiaci, col brano 'Schegge', che si distingue dal precedente in quanto maggiormente caratterizzato dall'uso dei sintetizzatori. 'Schegge' è un brano più New Wave - a sprazzi ricorda i primissimi Litfiba - e incuriosisce per la riuscita commistione dei vari elementi dello stile Ondalternativ, qui piacevolmente presenti al gran completo sotto una veste un po' diversa rispetto alle altre. Arriviamo così al brano con cui la band ha scelto di farsi conoscere al mondo mediante un video (LINK - http://www.youtube.com/watch?v=ktSo8G4wkSs), ovvero 'Utopia', un brano cupo e al tempo stesso energico. La canzone è prettamente Rock ed ha un piglio più spontaneo e genuino rispetto al resto del disco. Un brano che si presta ottimamente per le esibizioni in sede Live e forse per questa ragione è stato scelto come primo "estratto" pur non essendo il migliore presente in 'Random'. Un grunge tuttavia efficace che porta la testa dell'ascoltatore a muoversi senza un perchè apparente. 'Mercoledì' è un brano il cui inizio è affidato ad un tipico arpeggio noise in cui la parte cantata ricorda gli Afterhours più tranquilli e cupi, con il valore aggiunto di luminosi e velati effetti sonori. Le due voci poi duettano, donando al brano delicatezza e armonia, ennesimo esempio del grande valore di questa band. Il ritmo del brano va aumentando di pari passo con la sua intensità: l'assolo della chitarra di Fabio conduce il brano verso un finale volutamente sospeso e incompiuto. Una perla, sia pure breve e di poche parole. Si giunge così alla vera hit dell'album, 'Verso Il Sole', un brano bello nella forma quanto accattivante nella sostanza, in cui la sezione ritmica, guidata dalle percussioni del bravo Luca, dimostra un gran senso del pathos. Il drummer si distingue per la sua capacità di conferire la giusta dose di espressività alle varie fasi del brano, aumentando o diminuendo l'intensità con cui picchia sulle pelli e così facendo ritagliandosi un ruolo indispensabile nella strategia enunciativa della band.

80/100


Fabio: Chitarra voce, samples e Cubase
Alex: Synth, tastiera e pc
Mariana: Voci, cori
Luca: Batteria e percussioni
Duilio: Basso e chitarra

Anno: 2009
Label: Autoprodotto
Genere: Grunge/Elettronica/Experimental

Tracklist:
01. Fuoco
02. Domani
03. Non so che
04. Ambiente zero
05. Il volo
06. Schegge
07. Utopia
08 Mercoledì
09. Blu oltre
10. Verso il Sole

Banner

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin”. Se vuoi saperne di più sull’utilizzo dei cookie nel sito e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie .

Accetto i cookie da questo sito.