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Oratio
Ora Ti Ho

Come scrisse a suo tempo il poeta latino Orazio, “i difetti vengono copiati in fretta”: prendiamo spunto da questa massima per parlare dell’album di debutto dell’assonante Oratio, intitolato Ora ti ho, pubblicato a fine 2009 da Malintenti Dischi, prodotto artisticamente da Toti Poeta e distribuito da Jestrai. Il cantautore siciliano si presenta con un lavoro dai risvolti principalmente acustici, affiancati da sonorità talvolta eleganti, altre più scarne e ruvide, mantenendo viva in maniera quasi costante l’influenza di quel Pop dissacrante e al limite dell’assurdo portato alla ribalta negli ultimi anni da Bugo. Ecco che allora possiamo spiegare il riferimento alla frase iniziale: una delle sensazioni che emergono da subito, ponendoci all’ascolto del disco, è il persistente contrasto tra atmosfere evocate più che dignitosamente attraverso arrangiamenti colorati di Blues, Country, Rock, e delle liriche che cadono spesso in una povertà tale da non poter essere giustificate dalla semplicistica definizione di suggestioni o analogie, peraltro difficili da individuare nonostante gli sforzi; quando non si dice niente, a volte non si dice niente. Questo non significa che non ci siano brani degni di nota, su tutti il Country beatlesiano di “Una Parte Di Me”, lo spensierato Rock’n’Roll de “Il Bianconiglio”, l’acidità de “Il Tabacchino È Chiuso”, l’ironica spensieratezza tra banjo e armonica di “Muoio”, e la splendida grigia ballata alt-Country della ghost track finale; ma le canzoni in cui Oratio riesce a dare il meglio di sé sembrano quelle in cui la musica non chiede (quasi) niente al testo.

Un album quindi ricco di contrasti, non solo per quanto riguarda l’orecchio: anche l’occhio ha il suo bel da fare, nel tentativo di capire il perché di un progetto grafico basato su una copertina quasi demenziale e un booklet poetico e ben illustrato. Cosa significa? Forse il nostro Oratio dovrà affinare il tiro, gli spunti sono confusi ma fortunatamente non mancano; non ci resta che aspettare il suo prossimo lavoro per capire se la traiettoria andrà verso un Graziani del nuovo millennio o una copia vuota del Bugo nostrano.

67/100


Andrea Corno: Voce, chitarra, armonica, basso in Ce Ne Andremo Via

Sergio Serradifalco: Basso, contrabbasso
Fabio Finocchio: Batteria
Salvo Compagno: Percussioni
Toti Poeta: Tastiera e chitarra

Guests
Riccardo Serradifalco: Chitarra elettrica in Non Guariremo Più e Il Bianconiglio
Rossella Cubeta: Voce in Otra Vez

Anno: 2009
Label: Malintenti Dischi
Genere: Folk Rock/Pop

Tracklist:
01. È Una Questione Di…
02. Una Parte Di Me
03. Non Guariremo Più
04. Otra Vez
05. Il Bianconiglio
06. Dietro Le Quinte
07. Tre Cuscini
08. Il Tabacchino È Chiuso
09. Mi Son Svegliato Presto
10. Muoio
11. Ce Ne Andremo Via
12. Quando Non Ti Parlo

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