Home Recensioni Album Ochtopus - Niente Apparente

Ochtopus
Niente Apparente

"Lenta ma inesorabile, la piccola carovana Ochtopus continua il suo viaggio all'interno della Musica Tentacolare: questa volta si è ritrovata a bordo di un sottomarino, nelle profondità abissali", questo è scritto nel libretto che accompagna l'ultimo lavoro degli Ochtopus, band ravennate sulle scene ormai dal 1996 e che ci propone questo ultimo lavoro intitolato: Niente apparente. A metà strada tra il Cirque du Soleil e gli Estradasphere tra la musica popolare da sagra paesana, intesa come tradizionale ed Emir Kusturica, tanti sono gli ingredienti con cui gli Ochtopus sanno coinvolgere con intelligenza l'ascoltatore: folk, jazz, poesia ed ironia, mediterraneo, sud america e penisola balcanica, il "sottomarino" della band ravennate emerge spesso dalle profondità abissali e riesce a portarci "allegramente" in giro per il mondo mostrandoci scorci e paesaggi musicali sontuosamente dipinti sullo sfondo di un sapiente gioco di percussioni, che unito alla ricchezza dei fiati e delle chitarre acustiche danno alla musica degli Ochtopus un sapore cosmpolita non disdegnando al tempo stesso sia elementi sperimentali che passaggi più strettamente legati, come detto alla tradizione.

Tra i brani sicuramente da segnalare la giocosa e vivace "Cric" interamente giocata sulla preponderanza dei fiati, la poetica "Rumori di sottomarino", piccola suite in cui troviamo la voce di Mimma Pisto insinuarsi magicamente tra pennellate Prog ed echi folk/medioevali, l'omaggio, con "A quai" al polistrumentista francese Yann Tiersen, brano tratto dalla colonna sonora del Favoloso mondo di Amelie e come non citare le atmosfere marziali della bella "Texas", la sperimentazione sonora trova il suo apice nell'ambient tribale "La val dla cana" in cui le percussioni di Christian Vistoli, che è anche autore del brano sono le vere protagoniste, mentre ritroviamo la musica di estrazione più popolare nel brano tradizionale venezuelano "Galeron; in chiusura i 4 minuti di "Matilde" ci portano in territori musicali che lambiscono la cultura andina tanto cara a gruppi come gli Inti Illimani; a sorpresa dopo un breve stacco muto gli Ochtopus riprendono le note di Texas, con l'accompagnamento vocale di Mimma Pisto, per chiudere, stavolta definitivamente questo pregevole album.

Non c'è molto altro da aggiungere a conclusione di queste righe se non consigliare caldamente l'ascolto di questo bravo ensamble italiano che ci presenta un lavoro ben realiizato, cosmopolita, vario e ricco di contenuti.

75/100


Gianluca Gardelli: Chitarra
Fabrizio Sabia: Chitarra
Fabio Scalini: Fagotto
Christian Vistoli: Percussioni
Maria Agostini: Corno
Barbara Rossi: Oboe
Lauro Rambelli: Sax
Mimma Pisto: Voce

Anno: 2010
Label: Ethnoworld
Genere: Folk

Tracklist:
01. Pop corno
02. Cric
03. Turchetto
04. Rumori di sottomarino
05. Optional
06. Il sorpasso
07. A quai
08. Texas
09. Mi chiudo in mi
10. La val dla cana
11. Galeron
12. Polka miseria
13. Matilde

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