Necrodeath
Phylogenesis

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Dopo il non esaltante ‘Draculea’, tornano in studio i genovesi Necrodeath, cult band italica che oramai può essere a tutti gli effetti considerata come una delle più importanti della scena metal internazionale. Il come-back discografico ci presenta un nuovo concept album, in cui i Necrodeath ci parlano dell’origine della specie passando per la sua evoluzione, e lo fanno cambiando le coordinate intraprese per ‘Draculea’, virando per strade meno inesplorate e maggiormente ispirate.

Questo Phylogenesis si pone come un album dal sapore antico, che ricalca per molti tratti il black/thrash devastante degli esordi, quello di ‘Into The Macabre’ tanto per intenderci, ma che non manca di aggiungere diversi aspetti finora semi sconosciuti dalla band. Ascoltando l’intero disco ci si imbatte in brani dall’assoluto valore tecnico, quali l’opener ‘Awakening Of Dawn’ o la successiva ‘I.N.R.I.’, brani in cui il drummer Peso picchia in maniera esagerata, creando un sound quasi terrificante, pieno di mid tempos alternati a sfuriate violentissime blast beats; il tutto è sostenuto dai riffs di Pier Gonnella, sempre monolitici e violenti, estremamente tecnici ma ultra pesanti nel momento opportuno. Già dopo queste due tracce si intravedono gli aspetti che possono colpire di più: il sapore vagamente vintage che avvolge i brani, con le sfumature black/thrash degli esordi, ma soprattutto quella sensazione, che mancava nel predecessore, di avvertire una sorta di entità maligna che aleggia durante l’ascolto. ‘I.N.R.I.’ addirittura, è un brano della durata di 6 minuti, e questa è una novità per i Necrodeath, che aveva fatto dell’impatto sonoro la caratteristica principale del proprio sound. Forse questo aspetto farà storcere il naso a parecchi fans, che non possono però non apprezzare le seguenti ‘The Theory’ e la lunghissima ‘Propitiation Of The Gods’, dove a farla da padrone sono le ritmiche vagamente orientali e le chitarre acustiche, che seguono musicalmente lo stesso discorso delle precedenti. Anche la voce di Flegias, sempre straordinaria, ripropone tonalità tanto care al passato, unendo un cantato thrash con qualche black screaming che crea un risultato davvero positivo. Peccato per le ultime tracce che fanno scemare un po’ il livello complessivo del lavoro, mancando di originalità e dando la sensazione di non reggere assolutamente il confronto con i primi 6 brani di questo Phylogenesis.

Dunque un lavoro che riporta i Necrodeath su un livello qualitativo di prim’ordine, dove la band torna ad esplorare soluzione mai provate in precedenza, che non si appoggiano completamente al loro passato ma che cercano di evolversi senza per forza di cose snaturare il proprio trademark. Questi sono i Necrodeath del 2009, e che piacciano o no, sono sempre pronti a rastrellare tutte le vittime abbattute dal loro muro sonoro.

74/100


Flegias: Voce
Pier: Chitarra
GL: Basso
Peso: Batteria

Anno: 2009
Label: Scarlet Records/SPV
Genere: Thrash/Black Metal

Tracklist:
01. Awakening Of Dawn
02. I.N.R.I.
03. The Theory
04. Extreme Emotional Shock
05. Time Never Dies
06. Propitiation Of The Gods
07. Cloned World
08. Persuasive Memory
09. Final War

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